Pagina 15 - Il Tassello

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Le relazioni
e degli episodi del Nuovo Testamento ai qua-
li questi sacramenti fanno riferimento, ma i
bambini sono candidi e gli va concesso.
“Se non ti comporti bene ti cresimo io!”
Credo sia una frase che molti padri hanno
pronunciato in prossimità dell’evento. Poi si
diventa adulti; questo è un momento in cui si
decide se continuare a credere e frequentare la
chiesa o ritenere la religione un’inutile perdita
di tempo.
Da una parte ci sono i valori incontestabili
scritti nel Vangelo e l’educazione ricevuta dai
propri genitori e l’intenzione di trasmetterla
ai propri figli, da un’altra il
fatto che oggigiorno la scien-
za sia in grado di spiegare
praticamente tutto, anche se
magari il Big Bang che ha
creato l’universo può essere
frutto di un qualche disegno
soprannaturale (nessuno sa
ancora cosa c’era prima); chi
non crede può affermare ra-
gionevolmente che gli uomini
della Chiesa in passato ab-
biano avuto comportamenti
discutibili dal punto di vi-
sta etico, i credenti possono
affermare altrettanto ragionevolmente che la
Chiesa abbia fatto e faccia molte opere di bene
tra le popolazioni povere del mondo.
Personalmente ritengo che, credenti o no,
l’insegnamento di certi valori sia molto im-
portante per diventare e rimanere delle bra-
ve persone, forse ci sarebbero meno episodi di
bullismo che sforano nella delinquenza, forse
tanti matrimoni durerebbero di più, e ci sareb-
bero meno tragedie famigliari, tutti problemi
sociali secondo me in buona parte da egoismo
e mancanza di valori.
Poi arriva la vecchiaia; sarà per la funesta
puzza della morte che incombe, ma gli anziani
un paio di bilanci della pro-
pria vita se li fanno, e inizia-
no a sperare davvero che ci
sia qualcosa dopo e di tro-
varsi dalla parte giusta.
I vecchi subiscono le in-
giurie degli anni, non san-
no distinguere il vero dai
sogni, i vecchi non sanno,
nel loro pensiero, distin-
guer nei sogni il falso dal
vero...(Francesco
Gucci-
ni, Il vecchio e il bambino).
Matteo
Il vantaggio reciproco
Dalla parte della natura
N
el corso dell’evoluzione della vita,
le relazioni tra esseri viventi sono
sempre state importanti, molti balzi
evolutivi sono proprio legati a nuovi legami
relazionali, pensiamo per esempio all’impor-
tante passo che ha portato alla comparsa dei
primi esseri viventi pluricellulari: nel famoso
“brodo primordiale” ove stavano i primi es-
seri viventi, dai più semplici formati solo da
alcune molecole organiche ai più complessi
ma comunque unicellulari, alcuni esseri vi-
venti iniziarono un primo rapporto relazio-
nale, dove entrambi gli esseri unicellulari
traevano un qualche vantaggio dall’altro;
questa primitiva relazione divenne sempre
più stretta e vitale per coloro che l’avevano
intrapresa, tanto che si formarono colonie di
viventi unicellulari dove ogni cellula svolge-
va un compito utile agli altri, l’evoluzione
portò poi ad una totale dipendenza unendo
gli esseri unicellulari in un primo essere plu-
ricellulare, dove le cellule che lo compone-
vano avevano compiti specifici che servivano
alla sopravvivenza di ogni cellula di questo