Pagina 6 - Il Tassello

Versione HTML di base

6
Le relazioni
Musica Maestro!
P
ermettetemi di raccon-
tarvi ciò che diceva un
grande musicista.
“Io non vado spesso a con-
certi o a spettacoli musicali
come opere liriche o manife-
stazioni musicali varie perché
mi arrabbio sempre.” Incurio-
siti gli interlocutori gli chiede-
vano: “Ma perché?... Per un
musicista è importante ascol-
tare gli altri” La risposta era
sempre quella:” Non ci vado
perché mi arrabbio sempre”
“Oh ma che permaloso” gli
rispondevano e lui ribadiva:
“Sì! Mi arrabbio sempre per-
ché se quelli sono più bravi di
me io divento fortemente in-
vidioso, e se sono meno bravi
di me mi arrabbio perché non
dovrebbero più suonare”
Ed è proprio così, sembra
che il buon Dio quando ha
fatto i musicisti, abbia donato
loro oltre che alla capacità di
suonare, di cantare, di compor-
re, anche
quelladi
fare un immensa fatica ad ave-
re relazioni amichevoli con gli
altri musicisti.
Il tutto viene poi sottoline-
ato da giornalisti che cercano
sempre il confronto, i critici
che si preoccupano di mortifi-
care qualunque lavoro bello o
brutto.
Sì!Propriocomequell’aned-
doto citato. Sappiamo di gare
astruse presentate da trasmis-
sioni televisive dove le relazioni
emotive lasciano il posto a vio-
lente litigate: “Io! Io che sono
il più bravo sono stato scartato
per quella mezza calzetta del
mio amico” “Io! Io ho studia-
to tanti anni e guarda quello?
Non conosce neanche il solfeg-
gio e dirige un coro!”
Così di questo passo va
avanti la musica, dove invidie
e permalosità sono all’ordine
del giorno. Eppure se guarda-
te la televisione vedrete che gli
artisti si sorridono sempre, si
e logia-
no a vi-
cen-
da, ma appena si chiude la
trasmissione e ci sono i fuori
campo ecco emergere facce di
compatimento, parole cattive
nei confronti dei colleghi.
Sì! È veramente difficile
trovare relazioni amorevoli tra
musicisti. Io che faccio parte
di questa categoria ho da de-
nunciare le mie colpe, le mie
invidie, le mie frustrazioni.
Cerco disperatamente amici,
musicisti professionisti, ma
faccio molta fatica a trovarne.
Ho però una grande fortuna:
l’amicizia dei miei collabora-
tori, i miei coristi, e i musicisti
che collaborano con essi.
Dopo questo sfogo devo dire
però che a livello musicale tut-
ti i grandi compositori hanno
cercato relazioni sonore con la
natura che ci circonda, vedi:
“Le quattro stagioni di” di
Vivaldi, relazione con poemi
sinfonici, relazioni tra parole
e musica religiosa o profana
mettendo in musica capolavo-
ri come La Messa in Si mino-
re di J. S. Bach, quella in Do
maggiore di L. W. Beethoven,
“Una notte sul monte calvo”
di Mussolini, oppure come
“La sagra della primavera”
di Stravinskij insomma una
serie innumerevoli di capo-
lavori che si relazionavano e
si relazionano tutt’ora con il
mondo che ci circonda.
Gianfranco
Mi arrabbio sempre
Le relazioni tra i musicisti