Pagina 5 - Il Tassello

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Le relazioni
L’ANZIANO IN FAMIGLIA
Valore e importanza dei nonni in famiglia. La società tende a scartare quelli che non pro-
ducono più. Il Signore no, lui ci chiama a seguirlo in ogni età della vita, a ogni età il suo
compito. L’anzianità contiene un grazia e una missione, non è ancora tempo di tirare i remi
in barca
Certo l’anzianità è un periodo diverso dagli altri e quindi dobbiamo un po’ inventarcelo.
La nostra società non è ancora pronta a dare a questa nostra età il vero valore. Per esem-
pio è importante la testimonianza degli anziani che celebrano il 50°, 60° di matrimonio, i
giovani si stancano presto, è una testimonianza della fedeltà nel bene e nel male.
Il Vangelo ci viene incontro con una immagine molto bella: Simeone e Anna. Aspetta-
vano ogni giorno la venuta del Salvatore e volevano vederlo. Animati dallo Spirito santo
vanno incontro a Gesù portato da Maria. Il peso dell’età e dell’attesa sparì in un momento;
scoprirono una nuova forza e un nuovo compito: rendere grazie a Dio e testimoniarlo. Si-
meone improvvisò un bellissimo inno di grazie:
“Ora lascia o Signore che il tuo servo vada
in pace perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza”
. Anna diventa la prima predicatri-
ce di Gesù:
parlava del Bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione.
L’anziano è invitato a mettersi nella scia di questi vecchi straordinari: aspettare in pre-
ghiera. È un grande dono per la Chiesa la preghiera dei nonni, degli anziani, è una grande
iniezione di saggezza per l’intera società umana, specie per quelle troppo indifferenti e
distratte: proclamare i segni della presenza di Dio.
Benedetto XVI è un esempio, ha voluto vivere il suo ultimo tratto della vita in preghiera
e in silenzio. Oliver Clement, ortodosso, ha scritto:
“Una civiltà dove non si prega più e
una civiltà dove la vecchiaia non ha un senso,. questo è terrificante. Noi abbiamo bisogno
di anziani che pregano, la vecchiaia ci è data per questo”.
Nostro compito: ringraziare il Signore per i benefici ricevuti. Possiamo intercedere per le
attese delle nuove generazioni; possiamo ricordare ai giovani ambiziosi che una vita senza
amore è una vita arida, ai giovani pensosi che l’angoscia per il futuro può essere vinta, che
c’è più gioia nel dare che nel ricevere.
La preghiera di supplica e il canto di lode sostengono la comunità che lavora e lotta per
una vita degna. La preghiera infine purifica il cuore, previene l’indurimento del cuore, nel
risentimento e nell’egoismo. È brutto il cinismo dell’anziano che ha perso il senso della
testimonianza e disprezza i giovani, non comunica la sapienza della vita accumulata con
gli anni.
È bello invece l’incoraggiamento dell’anziano che riesce a trasmettere ai giovani il senso
della fede e della vita: è la missione dei nonni. La parola del nonno ha qualcosa di speciale
per i giovani.
Papa Francesco dice:
“Vorrei una Chiesa che sfida la cultura dello scarto con la gioia
traboccante di un nuovo abbraccio tra giovani e gli anziani”.
Possiamo tentare di dare
l’esempio!
Enrico della Terza Età.