Pagina 7 - Il Tassello

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La comunità e la sua chiesa
P
APPA
COL
POMODORO
Pane toscano raffermo circa 300 gr
Pomodori maturi 800 gr (vanno bene anche i pelati…)
1 lt brodo vegetale
1 mazzetto di basilico
2 spicchi d’aglio
Olio, sale e pepe
Far insaporire l’olio con l’aglio schiacciato. Eliminarlo. Unire i pomodori e far cuocere circa 10’.
Aggiungere il pane tagliato a fette sottili. Proseguire la cottura per circa 30’ unendo il brodo
caldo e tenendo mescolato, deve assumere la consistenza di una pappa non troppo liquida. Verso
fine cottura aggiungere il basilico tritato fine. Aggiustare di sale e pepe. Servire con un filo d’olio
extravergine.
Siamo noi...
Scrittori liberi
I
cristiani antichi hanno saputo che la
bellezza fa parte della santità, dopo il
Rinascimento la bellezza
f a
parte della ricchezza. Pove-
ro papa Francesco che vie-
ne molto spesso frainteso
ideologicamente, come se
adesso che abbiamo un
papa che dice che finalmente
dobbiamo essere con il mondo
e con la gente dobbiamo avere le
chiese brutte e miserabili. No, non ha
mai detto questo lui! La Chiesa siamo noi, è la
nostra immagine, è la trasfigurazione: perfino
San Francesco e dico, San Francesco, diceva:
“Per Dio tutto”. Chiaro! È che noi non dobbia-
mo essere ricchi: preti, gerarchia, chiesa, non
so chi, questo è chiaro. Ma se uno oggi non può
offrire un orecchino, un anello a Dio, allora la
nostra fede è morta. Le chiese sono fatte solo
dai doni e le chiese più belle sono state fatte
quando c’è stata la più grave crisi economica,
quando il popolo è stato più povero, si è fatta
la chiesa più bella. Perché non si sta facendo
un tempio, si sta facendo vedere ciò che noi
siamo in Cristo Gesù.
Tempo fa, mi colpirono queste parole di Pa-
dre Rupnik, tanto da ricercarle e trascriverle.
La Chiesa siamo noi, è la nostra imma-
gine... Mi chiesi: che “volto” diamo noi
alla nostra Chiesa?
La risposta di quel tempo non fu
molto bella, perché nata da una
prospettiva sbagliata.
Ma per fortuna con il tem-
po, qualche volta, si riesce
a cambiare ottica. Siamo noi
che possiamo cambiare le
cose con quello che sappia-
mo fare e che siamo in grado dare,
in base alle nostre possibilità e capacità sen-
za esagerare o ostentare, con molta pazienza
e vera carità possiamo dare un aspetto diverso
e migliore alla nostra Chiesa: semplicemente
amandola!
Ora anche la Sua casa, che da tempo ha bi-
sogno di essere rimessa in ordine e, perchè no,
anche abbellita, del resto come facciamo anche
noi privatamente con le nostre case, ha bisogno
del nostro aiuto e sostegno come una grande
famiglia.
La bellezza “interiore” ed “esteriore” della
nostra Chiesa dipende da noi.
Antonella