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La Chiesa e i territori
IL TASSELLINO
Storie e giochi per riflettere e divertirsi
L’ALTALENA DEI DESIDERI
Al parco avevano installato una nuova altalena. Era molto diversa da tutte le
altre: era alta, con delle corde lunghissime e molto colorata. I bambini più agili
avevano scoperto che spingendosi con tutte le loro forze, potevano arrivare oltre le
nuvole e lì era possibile vedere ciò che a ciascuno più piaceva.
Se un bambino adorava i cavalli e desiderava tanto possederne uno, ecco che las-
sù poteva vedere un grande prato dove correvano splendidi cavalli; se un bambino
desiderava tanto ricevere in dono delle nuove costruzioni, oltre le nuvole poteva ve-
dere una grande città realizzata con migliaia di mattoncini colorati; e se una bam-
bina adorava le bambole, poteva vedere una gigantesca casa tutta rosa con mobili
giocattolo e tante bambole vestite alla moda. Quella visione durava solo pochi se-
condi, ma era talmente bella e sembrava talmente reale, che spingeva i bambini a
salire un’altra volta e un’altra volta ancora, per potersi avvicinare sempre di più e
tentare di afferrare almeno un pezzetto del loro desiderio.
Presto si sparse la voce e non solo tutti i bambini, ma anche gli adulti vollero
provare l’ ”Altalena dei desideri”. Al parco si formarono lunghissime code. Tutti
in attesa del proprio turno, dimenticarono tante cose importanti, come l’appunta-
mento con l’amico per giocare insieme, la cena da preparare, le faccende da sbri-
gare, i compiti da completare.
Solo un bambino si accorse di quanto stava succedendo: ognuno pensava solo
al proprio desiderio, era scomparsa la CONDIVISIONE di sogni, di idee, di giochi,
di emozioni, di parole, di tempo. Decise di salire sull’altalena e di desiderare la
CONDIVISIONE: se l’avesse vista, avrebbe saputo cosa fare per riportarla in città.
Si spinse più che poteva, con talmente tanta forza che una corda dell’altalena si
spezzò. Il bambino cadde a terra e si fece un po’ male, ma ciò che gli spiaceva di
più era non aver potuto vedere il suo desiderio. Adulti e bambini erano in preda
al panico: l’altalena andava subito riparata! Mentre gli adulti cercavano insieme
una soluzione per aggiustare quella lunga corda, i bambini si misero a giocare. Tra
un’idea e l’altra si iniziò anche a parlare di cose che non riguardavano l’altalena: il
lavoro, la scuola, il catechismo, la cena, il calcio…insomma arrivata sera, nessuno
più pensava all’altalena. Solo il bambino che aveva desiderato la CONDIVISIONE
si rese conto che l’”Altalena dei desideri” aveva scelto di realizzare proprio il suo!
Spesso quando si pensa da soli a soddisfare i propri bisogni e a realizzare i
propri desideri ci si dimentica di quanto sia bello e importante condividerli con gli
altri. Insieme non solo si possono creare cose stupende, ma è anche possibile capire
ed apprezzare la gioia che ne deriva
Elisa