Pagina 21 - Il Tassello

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Attesa del Natale
D
a noi il Natale è la festa dell’inverno.Molte tradizioni, e non può essere diversamente,
sono basate sulla stagione in cui cade la festività, tutto avviene al freddo e al buio.Le
luminarie che illuminano il centro delle città hanno bisogno di molte ore di oscurità
per creare l’atmosfera giusta, stesso discorso per gli affollatissimi mercatini in giro per l’Europa,
qualcuno indossa quei terrificanti maglioni con i fiocchi di neve e le renne.EGesù è nato
al freddo e al gelo. In Israele è piuttosto raro che ci siano simili condizioni meteorologiche
e non sappiamo in che giorno sia nato Gesù Cristo, ovviamente il 25 dicembre è una data
convenzionale. Per quanto ne sappiamo potrebbe essere nato l’8 agosto,ma va benissimo
così.La maggior parte delle persone adora questo clima e conta i giorni che mancano;
sinceramente questo entusiasmo non lo condivido, l’unica cosa che mi piace è il presepe
(almeno fa capire cosa si celebra), immagino sia per il fatto che il Natale degli altri non posso
viverlo anch’io.Comunque non tutti vivono la festa con questo clima,molti passano il Natale
al caldo in piena estate.Là si sta in t-shirt, altro che quei ridicoli maglioni, forse Santa Claus
sostituisce la slitta con un Hummer.Noi facciamo il pranzo, tutti sofisticati col pesciolino e
il crostaceo, tutte le posatine nuove tirate fuori solo per quel giorno lì.Magari nell’emisfero
sud organizzano la grigliata di Natale come noi a Ferragosto, festeggiare in quel modo non
dev’essere niente male.Non so cosa facciano nel resto d'Europa, probabilmente in Inghilterra
scommettono sul cappello della loro adorata regina, però molti italiani giocano a tombola.Mi
sa che dall’altra parte del mondo passano il tempo giocando a beach volley.Al di là di queste
considerazioni poco interessanti c’è qualcosa che unisce tutto il mondo, inverno o estate che
sia: la gioia dei bambini che ricevono i regali.Buone feste a tutti.
Scrittori liberi
Esiste un emisfero sud?
G
uardando alla Sacra Famiglia, non si può non pensare alla semplicità, all’accoglienza
che Maria e Giuseppe hanno avuto per il progetto di Dio, pur senza saper nulla
del futuro che li attendeva si sono fidati. E viceversa, come Dio ha scelto persone
semplici, per realizzare il “dono”che aveva pensato di farci. La logica di Dio è davvero
diversa, anzi il contrario della nostra, spesse volte mi capita di farci caso, accorgendomi di
atteggiamenti che abbiamo noi, umanamente, secondo il mondo.A volte basta davvero
poco per scoprire questo…anche ascoltare una frase lanciata lì, solo per fare del male,
magari giusto appena usciti dalla Chiesa.Allora constati come con le parole o atti si vuole
“sovrastare”gli altri, perché ci si sente cristiani migliori. Riascoltavo un audio di P. Rupnik,
dove dice: “...mi sembra che mai nei Vangeli, proprio mai Cristo fa vedere che i potenti di
questo mondo sono necessari per l’annuncio del suo Vangelo.Mai! E dunque se non sono
necessari per Lui per annunciare, non sono necessari neanche per realizzarlo!!” Interessanti
queste parole!! Infatti la scelta si posa su una giovinetta semplice, in un luogo umile, per far
“venire alla luce” il Figlio dell’Altissimo e Maria “serve”nel più bello e alto dei modi, realizza
la volontà del Padre, venendo anch’essa alla luce.Auguro anche a noi, in questo S.Natale
di “venire alla luce”nella prospettiva di Dio, tenendo accesa quella luce nuova che ci è stata
donata e come nel battesimo ci rigenera.
La luce nuova
Matteo
Antonella