Pagina 16 - Il Tassello

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La gioia della festa
La luce illumina le mie nuove foglie e produco sempre più sostanze vitali per me, è
ora di pensare a riprodurmi, inizio a fabbricare cellule particolari, quelle che andranno
a formare i miei famosi fiori, questa mia parte del corpo serve solo per attirare gli
insetti attraverso i colori, la forma e il profumo. Molti insetti sono infatti miei amici,
mi sono indispensabili per portare il polline da un fiore all’altro e così i miei gameti
maschili potranno incontrare i gameti femminili di un’altra rosa, come gameti maschili
di altri potranno essere portati da me. Grazie alla fecondazione potrò produrre semi in
abbondanza per disseminare e avere figli.
Ma…Che succede? No! Mi stanno tagliando il mio bel fiore! Mi hanno reciso!! E
ora?? Non potrò più procreare, il fiore appassirà in breve tempo senza l’apporto della
linfa!
Dove mi stanno portando? Mi hanno posto ai piedi di una statua! Rappresenta una
bella donna, che sguardo gentile, anche l’umano che mi ha colto la guarda in modo
diverso, prega a lei, forse è quella Maria di cui parlavo poco fa, ma sì, può essere solo
lei, altre persone sono qui e pregano, chi con sguardo di supplica, chi con devozione,
Lei sembra abbracciarli tutti con quello sguardo materno, intenso… che bello, è dolce
esser qui, in fondo non mi dispiace, non potrò più produrre semi, ma non fa nulla, sono
onorata di essere offerta in dono a questa donna, so che lei penserà anche a me come
pensa ad ognuna di queste persone che la pregano e la guardano con affetto.
Luca
Scrittori Liberi
I fili lucenti
P
oco tempo fa, tornando da Varese, in una giornata non bellissima e con qualche
nuvola scura, intravedo tra le case qualche scorcio del lago anche lui grigio ed
imbrunito come il cielo. Mai più penso ad una foto in quel momento, rimango
nei miei pensieri. Continuo per la strada, ma sembra che il cielo voglia farmi un regalo,
si aprono un poco le nuvole e in mezzo a quel grigio i raggi del sole scendono dentro
il lago, come tanti fili lucenti che uniscono cielo e terra. In più si crea un effetto ottico
molto bello e sembra che la luce riflessa del sole sul lago, provenga da sotto l’acqua. Qui
scatta il pensiero di fermarsi da qualche parte a fare una foto. Proseguo e cerco il luogo
adatto…naturalmente l’effetto non dura tantissimo, ma riesco a fermarmi in un piccolo
spiazzo dove si vede il lago. Scendendo dalla macchina noto una donna che viene nella
mia direzione. Accenno ad un sorriso e con il telefono in mano proseguo con il mio
pensiero per la foto. E lei mi dice: “Ah, allora non solo io ho pensato di fare una foto a
questa meraviglia, sono anche tornata indietro perché non trovavo dove fermarmi”.
“Eh già, davvero uno spettacolo!” rispondo io
.