Pagina 17 - Il Tassello

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La gioia della festa
Antonella
Matteo
Scrittori liberi
A
nche chi non sa nulla di musica come me avrà sicuramente ascoltato qualche
piccolo pezzo o almeno sentito nominare le Quattro Stagioni di Vivaldi. Il
compositore veneziano mise in musica le stagioni che si susseguono durante
l’anno. Il top della primavera dovrebbe rivelarsi proprio nel mese dedicato alla Vergine
Maria e della nostra festa patronale. In questa stagione dovrebbe rinascere la natura,
le piante spoglie si colorano dei loro fiori per poi diventare verdissime. Le api, gli
unici insetti di cui tollero l’esistenza, tornano alla loro attività di impollinazione. Il
sole inizia a scaldare come si deve e le giornate si allungano notevolmente, gli uccelli
aprono la mattina con i loro canti, e si potrebbe andare avanti per un po’. Chi soffre
di allergia farà meno caso a queste belle cose, ma hanno inventato gli antistaminici. Il
problema è che non funziona più come ai tempi di Vivaldi, i cambiamenti climatici
hanno modificato le stagioni in modo piuttosto evidente. Quest’anno l’inverno è
stato molto più caldo di quello che dovrebbe essere e com’era solamente vent’anni
fa. Per me è sempre un freddo cane a causa della mia malattia, però non è normale
avere temperature da fine ottobre a gennaio. Come riferimento a questo periodo
prendo la fine del campionato. Forse mi ricordo male, ma quando finiva la stagione
calcistica c’era un caldo abbastanza avvertibile, quest’anno almeno per adesso non è
così. In estate fa caldo (a volte troppo), tuttavia da qualche anno si verificano giornate
caratterizzate da pioggia autunnale; in teoria dovrebbero esserci dei temporali di
durata relativamente breve, non giorni di pioggia ininterrotta. Tengo a precisare che
le automobili elettriche mi repellono e sono favorevole al consumo di carne, non sono
certo un ambientalista radicale, ma non serve esserlo per notare certe cose.
Ognuna fa la sua foto dall’angolazione che preferisce, intanto piano piano il grigio
ritorna e il bellissimo effetto sta per svanire. Prima di tornare ognuna alla propria auto
mostriamo come è venuto il nostro scatto, ci salutiamo presentandoci con i nostri nomi
ed esprimiamo la gioia di aver condiviso quella bellezza e quello scatto fotografico.
Ritorno in macchina e nel silenzio sorrido pensando a questo breve incontro... a come
la bellezza del creato e quella del cuore uniscono nella semplicità.
Il mese di maggio ricorda proprio la semplicità di Maria. Il pregare con lei ci unisce
al cielo, come quei fili lucenti ci porta verso l’alto da suo Figlio, invitandoci a fidarci ed
affidarci come ha fatto lei, nella verità e giustizia.
La primavera de noantri