Pagina 18 - Il Tassello

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La gioia della festa
È
domenica. Lo sento dalla luce calda che si fa strada attraverso le fessure della persiana,
perché nei giorni festivi il sole è più generoso del solito.
Le campane sono le prime a destarsi dal silenzio della notte: con la loro voce
squillante salutano la comunità intera e oggi danno il benvenuto alla festa patronale!
In parrocchia tutti aspettano questo evento gioioso e ciascuno nel rione, anche in piccola
parte, contribuisce a renderlo speciale.
C’è chi agisce singolarmente e chi è inserito in un gruppo, chi mette a disposizione la
propria competenza manuale o professionale, chi osserva, suggerisce, incoraggia, prega.
Tra gli attivisti più ferventi spiccano i gruppi che, a seconda delle età, promuovono e
sostengono diverse e valide iniziative.
Noi non abbiamo mai pensato seriamente ad unirci in un’associazione organizzata,ma
siamo tanti e, assieme, potremmo essere una forza senza paragoni.
Siamo i piccoli della parrocchia, quasi sempre presenti alla messa festiva delle 10,30 a
bordo del passeggino o per mano ad un genitore. Siamo gli unici a giungere in chiesa con
un bagaglio a mano nel quale non mancano mai il biberon o una piccola bottiglia d’acqua, il
nostro gioco preferito, il nostro libro prediletto e il nostro peluche del cuore.
Generalmente ci viene riservato un posto speciale nella cappellina della Madonna, che a noi
piace in modo particolare perché lì è possibile muovere qualche passo, chiacchierare a bassa
voce e contemplare tutte quelle piccole candele che, con un solo soffio leggero, si muovono
come in un balletto luccicante.
Oggi quindi, nel nostro tacito accordo, ci saremo tutti: i più grandi sopra i tricicli e le bici
con le rotelle, altri assieme ai fratelli maggiori, i nuovi arrivati dentro le carrozzine.
Con il cappellino o la bandana e gli occhiali da sole, ci aspettiamo dentro l’oratorio, dove i
genitori si incontrano e si fermano a chiacchierare.
Anche noi conversiamo nel nostro linguaggio e se, per caso, passa lì accanto un amico
a quattro zampe, strilliamo di gioia e facciamo di tutto per accarezzarlo, pregandolo di
rimanere con noi.
Purtroppo non ci è ancora concesso assaggiare la salamella con le patatine fritte,ma il loro
profumo intenso e invitante giunge fin dentro la scodella termica con la pastina al pomodoro
portata da casa.
Più tardi, con il vociare dei ragazzi riuniti per i giochi a squadre e la musica che fuoriesce
imponente dagli altoparlanti, succede frequentemente che ci addormentiamo. E, nel sonno,
ridiamo…siamo felici perché sogniamo di essere in tanti, lì all’oratorio sopra l’altalena, che
voliamo con gli uccelli sempre più in alto, fino a toccare le nuvole.
ARIA DI FESTA
Marisa
Scrittori Liberi