Pagina 4 - Il Tassello

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QUASI BENE (Q B)
La TV è ricominciata
e già si annuncia un po' "brasata".
Il brasato è molto buono e non va proprio questo paragone,
forse è meglio paragonarla ad un bel polpettone.
Ma il polpettone, quello fatto in casa, non è certo da buttare,
ma dai! Qui non si può parlare solo di roba da mangiare!
Questa è una rubrica seria che parla di Comunicazione,
al posto di "Telecomando" (se vado avanti così) la chiameremo "La pozione"
E allora.
Quando non vedo la CARRA' penso: hip, hip, urrà!
Quando dimentico GIURATO è come stare su un bel prato.
Se esco e non guardo la VENIER, guadagno in salute e sarò veloce di pie'.
Se la domenica è solo sportiva, vuol dire che sto andando alla deriva.
Se la prima parola che penso dopo il nome Italia è: “uno”,
è meglio che mi faccia vedere da qualcuno (di bravo).
Ma certo! Ora mi ricordo! Non posso tacerla!
La ricetta adatta per la TV, in testa mi è arrivata.
Possiamo parlare solo di: MINESTRA RISCALDATA!
A
NDREA
I.
TELECOMANDO
Facile! Niente a che fare con gli indovi-
nelli della Sfinge!
Nelle calde notti d’estate e nelle ancor più belle
e fredde notti invernali, sorridendo qualcuno la para-
gona anche ad un “medaglione di zucchero”. Ciò non
toglie il fascino e la magia della bella e splendida
“luna” che spicca nel cielo blu punteggiato di stelle.
Un’atmosfera quieta che invoglia a dialogare con lei.
“Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi che fai, silenzio-
sa luna?” . Così, inizia ad interrogarla “il pastore asia-
tico” del Leopardi che, preso dalla curiosità del miste-
ro, vuole sapere da lei il perché delle cose. Cosa cer-
ta, la luna non è una gran chiacchierona, ma ha il pre-
gio di essere una grande “ascoltatrice”!
Dall’alto, con i suoi raggi chiari, non va solo a
curiosare nei pensieri degli innamorati. Va ad accarez-
zare i boschi, il mare, le strade, i luoghi e le menti do-
ve c’è serenità, ma anche dove non c’è pace.
Arriva sulle lunghe notti insonni per le preoccu-
pazioni, sul pensiero dell’ennesima “chemio" di doma-
ni che sfinisce e non salverà la vita, sugli occhi appan-
nati dalle lacrime. Con il suo chiarore imbianca i paesi
“della guerra” dove si consumano ingiustizie e violen-
ze d’ogni genere.
Ascolta i continui “perché” dell’uomo, i dubbi e
le preghiere rivolte a Dio. Le preghiere semplici, quelle
di chi non sa pregare, quelle intense e piene di tene-
rezza infinita. È bello sapere che c’è questa luce che
arriva a sfiorare tutto sulla terra: tocca tutti allo stesso
modo, senza privilegi, accompagnando la nostra esi-
stenza e i nostri cambiamenti.
Alzare la testa e guardare la luna nell’immensità
dell’universo lascia senza fiato. Fa pensare al suo
Creatore e alla generosa “luce” che Lui offre a tutti.
Una “silenziosa protezione” che noi, a volte, fatichia-
mo a sentire e vedere. Di conseguenza troviamo diffi-
cile “affidarci” a Lui completamente. Perdendo un po’
della vera “pace nel cuore”.
A
NTONELLA
CHI? DOVE? COSA? QUANDO?
UN PICCOLO GIOCO DI FANTASIA… TRA PAROLE E REALTÀ.
Cosa sono?
( 2, 4 )
Posso essere rossa.
Spesso sono nuova.
In cucina sono “mezza”.
Sono sferica.
Sono sempre là ma a volte non potete
vedermi.
Chi mi ha, è di malumore.
Mi piace il “miele”.
Negli anni sessanta mi hanno calpestato.
Ho dei mari.
Ho una grande influenza sugli oceani.