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Cosa sta succedendo?
C’è bisogno di
cambiare, ciò che an-
dava bene anni fa av-
vertiamo che non tiene
più: sono cambiate
molte cose. Il mondo
in cui viviamo tenta di
annullare la presenza
del cristianesimo a me-
no che non si traduca
in qualcosa di estetico
o di esteriore oppure una forza sociale impegnata nel
volontariato. Rimane la richiesta dei sacramenti, come
è tradizione: si è sempre fatto così!
Gesù diventa una tradizione, che trova nella
Prima Comunione l’evento ancora sentito ma che ri-
schia di annacquarsi.. Anche la recente presenza di
nuove religioni cambia il quadro di riferimento rispet-
to al passato. C’è bisogno di muoverci in una maniera
nuova per annunciare alle persone di oggi il messag-
gio di Gesù e la sua novità.
Vi svegliate adesso?
A dire il vero sono anni che ci accorgiamo, ri-
flettendo, che il cristianesimo rischia l’isolamento.
Sono cose che avvertiamo e che ci hanno lasciato im-
potenti davanti ad una risposta che non riuscivamo a
trovare. Non è facile smuovere abitudini e usanze.
Adesso siamo in grado di tentare una strada nuova, di
provare ad imboccare una linea diversa.
In cosa consiste questo cambiamento?
A.
RIPARTIAMODALLE VOSTRE CASE
E’ lì che si vive il matrimonio cristiano scelto
dalle famiglie. E’ lì che rivive quel battesimo scelto
per i figli, impegnandosi all’educazione cristiana degli
stessi. Ad un certo punto si chiede aiuto alla parroc-
chia per essere sostenuti e confermati in questa scelta
così da arrivare ad incontrare Gesù nei sacramenti:
Eucaristia, Riconciliazione, Cresima. Ora si inverte la
prospettiva. Ripartiamo da casa, dalla fede che c’è in
ogni famiglia, con tutti i suoi limiti e le sue possibilità.
Ci sarà pur lo Spirito Santo a darci una mano?
B.
LA PARTE DELLA PARROCCHIA
Noi vi diamo una mano. Noi ci siamo soprattut-
to nel momento celebrativo domenicale, dove si mo-
strano i contorni di una comunità cristiana attorno al-
Signore risorto. Noi ci siamo ma, ecco il radicale cam-
biamento, dopo di voi.
C.
ENTRARE NELLA VITA CRISTIANA
Essere aiutati ad entrare nella vita cristiana do-
ve, la Comunione ha un suo posto ma
non il
posto. Il
Signore infatti è presente nel mondo, nella natura, nel-
l’amore che abbiamo gli uni con gli altri, lo si avverte
nella preghiera, quando apriamo la sua Parola, ma an-
che nel povero, nel volto di ogni sofferente. Certo,
l’Eucaristia ha uno spazio grande, ma non può essere
solo questo. Vogliamo partire dalla scelta di percorre-
re una strada con i figli.
Cosa si farà in concreto?
1. IL CATECHISMO
L’incontro in casa
:
richiede 10 minuti di pre-
ghiera ogni settimana aiutati e sostenuti dalla parroc-
chia attraverso una traccia per poter leggere e com-
mentare pagine del catechismo. Vengono previsti
quattro incontri in cui spiegare i vari capitoli del cate-
chismo e come svolgere l’incontro nelle case. E’ avere
10 minuti di sosta che possono diventare un modo per
“parlarsi” in una casa.
In parrocchia:
si dovrà raccogliere ciò che i
bambini hanno compreso e detto in famiglia, con una
funzione meno scolastica; potranno approfondire con
modalità libere quelle tematiche appena accennate dal
catechismo.
2. QUANDO PARTIRE?
Dopo una presentazione della proposta fatta ai
genitori, ogni famiglia si sta incontrando personal-
mente con il parroco e la suora, Si parte con il primo
incontro per i genitori, il 10 ottobre 2004. L’8 di di-
cembre, durante la Messa delle 10, tutta la parrocchia
prenderà parte a questo itinerario. Nella comune invo-
cazione a Maria.
3. NEL FRATTEMPO
Ci saranno
domeniche speciali
che segnano
l’anno di una comunità cristiana e che da quattro anni
coinvolgono tutti i ragazzi delle elementari e delle
medie.
24 ottobre
(giornata missionaria)
14 novembre
(Avvento)
19 dicembre
(Natale)
23 gennaio
(festa della famiglia)
20 febbraio
(Quaresima)
20 marzo
(domenica delle palme)
COSE NUOVE AL CATECHISMO
Partiamo con una nuova impostazione all’Iniziazione Cristiana. Dopo avere discusso, incontrato altre esperienze,
parlato con le catechiste e con il Consiglio pastorale, abbiamo raccolto i genitori che hanno i ragazzi in terza elementare.
Facciamo conoscere a tutta la parrocchia questa scelta e… che Dio ce la mandi buona!