Pagina 2 - Il Tassello

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Capisco che è un modo diverso ri-
spetto a tutta la gente che vive la do-
menica per un tempo proprio, per ri-
manere con i propri figli, per mettere in
ordine la propria casa, per stare con
calma a tavola visto che nella settima-
na si è di corsa, per prendere le bici-
clette e andare sui Navigli o al Ticino,
per fare un po’ di shopping in Centro,
con una rilassante cioccolata. Come di-
cevo, quando in vacanza mi capita di
vivere un momento analogo, sento una
strana sensazione.
Mi ritengo comunque un privilegia-
to per quella immersione nella comuni-
tà, con i diversi contatti, che posso
sperimentare alla domenica. Ho la pos-
sibilità di comunicare quel vangelo che
mi accompagna nella settimana favo-
rendo, lo spero, una ricerca di Dio in
coloro che frequentano la Messa; in-
contro persone che vedo solo nel gior-
no della festa e scambiare con loro due
battute o raccontare quello che si vor-
rebbe fare in parrocchia; chiacchiero
con qualche ragazzo mentre si è al bar
o si sta nel cortile dell’oratorio, per ren-
dere meno formale il contatto con… il
parroco.
La serata della domenica è invece
più solitaria e rilassata, se non c’è nulla
di organizzato. E’ il tempo di una lette-
ra a cui rispondere (con la facilità della
posta elettronica), una scrivania da
riordinare perché possa tornare presto
… disordinata, un libro da riprendere in
mano per entrare nelle storie e nei per-
sonaggi, la visione di un film (cosa or-
mai rara) che appare interessante, uno
spazio di silenzio per recuperare tutto
quello che la giornata mi ha fatto in-
contrare.
Immagino invece che nelle case,
mentre la domenica si avvicina al suo
termine, si avvia il pensiero della fati-
cosa settimana entrante, tra il lavoro e
la casa, tra le corse in macchina per
portare i ragazzi alle varie attività e la
visita alla suocera, tra le bollette da pa-
gare e la spesa da fare. Come se già
alla sera della domenica si intravedesse
ciò che si dovrà affrontare. E qui, a-
scoltando le persone, si apre il sipario
su un modo di vivere difficile perché i
soldi non bastano, perché si deve scen-
dere a compromessi per poter svolgere
la propria attività.
Meno male che si è potuto fermare il
tempo per qualche ora e così tirare il
fiato: recuperare il giusto valore delle
cose, ritrovarsi con un po’ di calma, fa-
re qualcosa di gratuito senza gli obbli-
ghi, ritrovare la strada di una chiesa e
di persone che condividono la stessa
fede nell’uomo di Nazaret.
Certo Dio non si trova di domenica
se lo si è dimenticato al lunedì o al gio-
vedì. Mentre i giorni feriali hanno den-
tro una presenza divina mischiata nelle
cose pratiche, la domenica ci permette
di evidenziare una Parola, un affetto,
una presenza. Nulla a che vedere con
un “precetto”: viva iddio, almeno alla
domenica via il precetto e il dovere! In-
vece l’esigenza di un gesto gratuito
dietro ad una Eucaristia domenicale,
perchè gratuito è il modo con cui Lui ci
viene incontro.
E’ vero che Dio è nella quotidianità
e lo ritroviamo nelle cose solite e abitu-
dinarie, ma è bello scoprire che Dio è
festivo, è “da domenica”, è “Dio della
festa”!
D
ON
N
ORBERTO
DOMENICA 28 NOVEMBRE - INCHIESTA
Durante tutte le Messe del sabato e della domenica 28 novembre (posticipato a causa del
blocco delle macchine) si svolgerà in tutte le chiesa della diocesi di Milano una inchiesta sulla parteci-
pazione dei fedeli alla Messa festiva. Bisognerà semplicemente strappare da un foglio prestabilito del-
le indicazioni, come facciamo quando si stacca un francobollo dall’altro. Una cosa facile ma che per-
metterà di avere delle indicazione statistiche su cui lavorare da parte dei collaboratori del Vescovo.