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TELECOMANDO
PERCORSO FIDANZATI
LUNEDI’ 15 NOVEMBRE ORE 21
Invitiamo i giovani, che desiderano partecipare quest’anno al “percorso dei fidanzati”, a dare il
proprio nominativo, parlando con don Norberto. Quanti hanno fatto l’itinerario proposto, hanno avuto
molte occasioni di ascolto, di confronto con il sacerdote, con le coppie guida, ma anche tra gli stessi
partecipanti. Questo momento, che per noi dura un anno, sta diventando sempre di più una grande op-
portunità per scoprire la fede e intuire il valore cristiano del matrimonio.
La domenica è la
giornata (televisivamente
parlando) più "leggera"
del palinsesto delle nostre
TV. Alla domenica, spe-
cialmente nel pomeriggio,
le trasmissioni hanno l'o-
biettivo di intrattenere,
tenere compagnia, ralle-
grare, conversare, interes-
sare, svagare, accogliere,
tenere a bada, allietare
(sono tutti sinonimi). Le
intenzioni sono buone perché spesso, lo spettatore
stanco e stressato dalla vita moderna, cerca nella
TV un po' di rilassamento e di pace. Ma come si
sa tra il promettere e il fare c'è di mezzo il mare.
Infatti, le trasmissioni tipo Domenica In e Buona
Domenica, più che intrattenere vogliono
trattene-
re
lo spettatore davanti alla TV sia per motivi
commerciali (far vedere gli spot pubblicitari e di
conseguenza avere maggiori entrate) sia per una
sorta di pubblicità interna. L'auto-pubblicità non è
una novità.
E' infatti consuetudine che anche i TG ospi-
tino il Pippo Baudo di turno per promuovere (nel
senso di far conoscere) il suo programma TV. E
quindi, se andiamo a spulciare bene le trasmissio-
ni della domenica, scopriremo che buona parte di
esse sono dedicate alla promozione di quell'attore
o quella attrice che, guarda caso, proprio questa
settimana "va in onda su questa rete alle ore". Il
gioco è fatto. Ecco come trasformare una trasmis-
sione di intrattenimento in un grande spottone,
cercando di far credere al pubblico che ci si possa
divertire così.
A quali conclusioni possiamo arrivare visto
che voi, attenti ed affezionati lettori de Il Tassel-
lo, avete già intuito il finale. Il solito appello allo
spegnimento delle TV? L'ormai usuale invito a
non chiudersi in casa? L'ottima idea di prendersi
un libro (magari di quelli che volano...in parroc-
chia) e leggerselo tutto di un fiato? Può essere.
Ognuno decida la propria conclusione. A me pia-
ce molto il suono di questi verbi messi uno in fila
all'altro: intrattenere, tenere compagnia, rallegra-
re, conversare, interessare, svagare, accogliere,
tenere a bada, allietare.
Potrebbero essere i verbi- guida per una sana
e bella domenica di riposo senza la TV. Domeni-
ca buona.
A
NDREA
I.
MAI DIRE DOMENICA
PENSIERI ANTICHI
Osservo il sacerdote quando, durante la messa, colloca l’ostia consacrata nella piccola teca
che un ministro straordinario dell’eucaristia porge, per portare la santa comunione agli ammalati. Il pen-
siero corre a quando nella parrocchia di san Michele, in certe occasioni, si portava il viatico agli infermi
in un modo solenne. Verso le nove del mattino il sacerdote, sotto un piccolo baldacchino rosso, portava
la pisside con l’ostia consacrata. Lo seguiva un piccolo gruppo di fedeli che nel cammino pregavano
sommessamente. Il gruppetto con le candele accese entrava in quella camera dove l’infermo, con gran-
de devozione, riceveva la santa Comunione. Sembrava di essere veramente in una piccola chiesa. Ter-
minata la funzione il gruppetto si scioglieva e ognuno tornava ai propri impegni.
E
LISA
G.
IL VIATICO