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Come tutti abbiamo potuto vedere, in questi ultimi due anni è sorta la nuova
pa-
lestra
c/o la scuola elementare del nostro quartiere, edificio che sarà probabilmente agi-
bile ed utilizzabile già da fine Ottobre. Finalmente, dopo anni luce dalla nascita del no-
stro quartiere, l’Amministrazione comunale ha realizzato un’opera ritenuta a furor di
popolo indispensabile, quale centro aggregante e punto di riferimento per le attività
sportive dedicate ai giovani.
Da oltre un anno, esattamente da quando correva voce che la struttura sarebbe stata pronta,
abbiamo sollecitato – per iscritto e verbalmente – l’Assessore allo Sport a comunicarci come, e a
chi, sarebbe stato destinato l’utilizzo dell’impianto, facendo presente che la nostra società esiste ed
opera nel quartiere e nell’ambito oratoriano sin dal 1994 e come essa esprima appieno l’impegno
alla realizzazione di tutte le finalità educative e sociali che le appartengono per tradizione.
Purtroppo, a tutt’oggi, non abbiamo ottenuto nessuna risposta e tanto meno sappiamo (ma lo
immaginiamo!) se nel corso della stagione potremo finalmente entrare nella “
nostra
”(??) palestra.
Nel frattempo, come possiamo vedere dalla programmazione, i nostri ragazzi continueranno ad alle-
narsi fuori quartiere come hanno sempre fatto, in orari che, come avviene da anni, sono stabiliti in
funzione delle esigenze delle società maggiori e Udite! Udite!
corre voce
, ma badate bene corre
solo voce, che già qualcuna di queste ultime abbia ottenuto l’utilizzo della nuova palestra per gran
parte della settimana. Siamo comunque fiduciosi che le voci di corridoio rimarranno tali e che il
nostro Assessorato allo Sport, alla vigilia delle amministrative, saprà rispondere con intelligenza
alle esigenze della nostra realtà di quartiere.
I
L
C
ONSIGLIO
PGS
A PROPOSITO DI PALESTRE - ATTO PRIMO -
3.
Mi trovo pure perfettamente d’accordo
con
Norberto Bobbio
il quale, a proposito del
dialogo, scrisse:
“La capacità di dialogare e di
scambiarsi argomenti, anziché accuse recipro-
che accompagnate da insolenze, sta alla base
di una qualsiasi pacifica convivenza democra-
tica”.
Dopo aver premesso quanto sopra, cer-
cherò ora di esprimere le mie considerazioni
sul riservatissimo incontro tra il Papa e la Fal-
laci. Com’è possibile non condividere l’opinio-
ne di chi ha scritto:
“E’ una notizia che ci fa
respirare, ci da fiducia”?
Sono d’accordo con
Renato Farina
secondo il quale
“Questa visita
dimostra che quanto muove la Fallaci non è
l’odio ma
l’amore per la libertà e la nostra
identità
”.
L’articolista ha poi aggiunto:
“
Dunque bisognerà finirla di liquidare Oriana
come una pazza con l’elmetto in testa… E
Ra-
tzinger
, stimando lei, rivaluta anche il popolo
che la ama e che non è poi così bue e cattivo.
Tutto questo fa bene non solo ad Oriana e ai
suoi, ma al Papa. Impone ai tanti che si sono
riconosciuti nella rabbia, orgoglio e ragione
della Fallaci di prendere sul serio quello stes-
so invito a
vivere “come se Dio esistesse”
ac-
cettato dalla grande fiorentina”.
Vincenzo Sansonetti
(giornalista di
Oggi
),
rispondendo alla domanda
“Cosa si sono detti
Ratzinger e Oriana Fallaci?”
ha scritto:
La
Fallaci ha intervistato i Grandi della Terra…
ed è stata in mezzo alle guerre e agli odi che
rendono gli uomini simili a bestie… All’ultimo
Grande del mondo incontrato nella sua vita
appassionata, ora minata dalla malattia, avrà
aperto il suo cuore. Al Vicario di Cristo avrà
affidato tutte le sue battaglie e i suoi sogni. Ma
questo è bene che resti avvolto nella discrezio-
ne.
Per concludere aggiungo che - avendo
sempre provato stima nei confronti di quei due
personaggi - non sono affatto meravigliato di
quell’udienza concessa ad Oriana da Benedetto
XVI. Anzi sarei rimasto più sorpreso se tale
incontro non fosse avvenuto. Anch’io (come ha
dichiarato il vescovo
Fisichella
)
“non posso
non provare un sentimento di contentezza intel-
lettuale nel vedere una concordanza, espressa
così vivamente, tra la libera intelligenza della
Fallaci e la libertà di pensiero di un grande
teologo qual è Joseph Ratzinger, che ora è an-
che Papa”.
W
ILDO