Pagina 10 - Il Tassello

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Quando giunsi a Taizé negli anni settanta
ero molto giovane ed era il giovedì santo…
Sapevo che sarebbe stata un’esperienza parti-
colare ma, allora, sentivo solo il piacere di un
paesaggio incantevole: un piccolo paese, colli-
ne verdeggianti, pochi abitanti… una grande
tenda a teli variopinti che richiamava l’atmo-
sfera fatata del circo con cui, in effetti, c’erano
delle somiglianze a partire proprio dalla gran-
de tenda e dalle migliaia di giovani, provenien-
ti da ogni parte del mondo, che vi trovavano
posto. Per me, che per la prima volta mi allon-
tanavo da casa per un viaggio piuttosto lungo,
tutto era eccitante: la folla, i canti, l’alleluja, le
campane a festa, le parole di quel Frère Roger
che venivano tradotte simultaneamente in mol-
te lingue. E poi c’erano i silenzi e la preghiera
nelle varie cappelle…
S. Natale 2005…S. Messa di mezzanot-
te… ore 23,30…Entro in chiesa e trovo un’at-
mosfera splendida ma inusuale per un Natale!
Mi sarei aspettata una pennellata di rosso inve-
ce…è meglio! L’arancio ed il bianco dominano
sull’altare e mi inondano col colore del sole
che riscalda, dell’amicizia, della fra-
ternità. I drappi, che pendono dall’al-
to, sono simili ad una tenda che ab-
braccia il Presepe; di tanto in tanto
sono mossi leggermente dall’aria …
un richiamo a cambiare, a modificare
le nostre abitudini.
Poi c’è il bianco della purezza di un
Bambino straordinario che ci parla di Pace; il
bianco…mi ricorda il semplice abito di frère
Roger…Taizé è nell’aria, ci eravamo preparati
da tempo. Arrivano i giovani che saranno ospi-
tati nelle famiglie. Io non posso farlo ma respi-
ro comunque un’aria nuova. Vedere molti gio-
vani, provenienti da vari paesi europei, riuniti
attorno alla nostra comunità, mi dà tanta gioia
e soprattutto speranza: è ancora possibile ama-
re, vivere in pace ed in comunione fraterna in
un mondo che sembra aver dimenticato Dio.
Ammiro il loro coraggio di aver percorso
migliaia di chilometri in auto o in treno, tra
mille difficoltà, per giungere a Milano nel ri-
cordo di frère Roger che non è più con noi. Le
sue parole, i suoi richiami sono oggi, come ie-
ri, piste straordinarie su cui camminare, con-
vinti che il senso della vita siano l’amore e la
riconciliazione. Ed ecco tali principi tradotti
nella S. Messa del primo giorno dell’anno in
cui ci si è capiti al di là della lingua e della na-
zionalità e ci si è presi per mano in segno di
pace e fraternità. Quel giorno nessuno si è sen-
tito uguale a prima .Sembrava di avere in mez-
zo a noi il Mondo intero e la presenza di Colui
che è il Principio di ogni cosa. Grazie Taizé!
P
AOLA R
.
NON HO OSPITATO GIOVANI
Nei giorni in
cui erano presenti i
giovani di Taizè la
chiesa aveva subìto
qualche cambia-
mento. A parte i
tendaggi color a-
rancio e i lumini
che rimandavano
alla chiesa di quel-
la località, abbiamo spostato
le panche lasciando il posto
alla moquette rossa dove
erano collocati per l’esattez-
za 80 sgabelli tipici di chi si
mette per terra a pregare.
Una piccola idea per per-
mettere a quanti volevano di
pregare in una forma sem-
plice usata da molti giovani
e meno giovani.
Al termine della Messa
di Capodanno alla parola:
“Se volete potete portare a
casa l’inginocchiatoio”, pri-
ma ancora di sentire la tra-
duzione in inglese, molte
mani hanno raccolto veloce-
mente lo sgabello in cui si
era scritto il nome della par-
rocchia, la data di perma-
nenza e la parola “Taizè”.
Mi piace pensare che in
Europa, in alcune case e in
alcune chiese, ci siano i no-
stri sgabelli, costruiti appo-
sitamente da “uomini di
buona volontà”. Un segno
per ricordare a tutti il valore
della preghiera che permet-
te alle persone di rimanere
in contatto al di là della lon-
tananza. Mi sembra bello
pensare che i nostri sgabelli
saranno usati da tanti giova-
ni per proseguire nel cam-
mino di spiritualità che ha
avuto dei giorni intensi tra
di noi.
Di sgabelli ne è rima-
sto solo uno, conservato ge-
losamente da me. Lo tenia-
mo nella nostra chiesa per
ricordarci dei giovani di Tai-
zè che abbiamo ospitato e
anche perché… anche noi si
preghi!
D
ON NORBERTO
80 SGABELLI
T
A
I
Z
E’