Pagina 9 - Il Tassello

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MI RITORNI IN MENTE…
Dio è morto. Tran-
quilli, non è un annuncio
ufficiale o una notizia
bomba, è solo il titolo di una storica canzone di
Francesco Guccini composta nel lontanissimo
1965. Appena pubblicata dalla casa discografi-
ca fu subito messa al bando e censurata: i ben-
pensanti di allora, in prima fila i dirigenti della
radio- televisione italiana giudicarono il testo
blasfemo.Lo stesso titolo avrebbe potuto creare
smarrimento in certe categorie sociali. Da allo-
ra divieto assoluto di passare l’ascolto in radio
e tanto meno in tv, solo qualcuno che rischiava
la galera prendeva il coraggio di trasmetterla.
A distanza di oltre quaranta anni posso
affermare che la polemica di quegli anni risul-
terebbe oggi assai sterile e senza alcun senso
anzi il testo di Guccini, letto oggi è senza dub-
bio d’estrema attualità ed assai convincente.
Francesco Guccini, cantautore modenese, il
prossimo 14 giugno compirà sessantasei anni e
mi viene spontaneo doverlo ringraziare per
quello che ha fatto, per quello che fa e quello
che farà per elevare il livello della musica d’-
autore italiana. Prima di ricordare il contenuto
della canzone sottolineo che Guccini è anche il
compositore di successi indimenticabili ed in-
tramontabili come Auschwitz, Canzone per u-
n’amica e La locomotiva. Queste ultime due
canzoni aprono e chiudono i suoi concerti dal
vivo che purtroppo stanno diventando sempre
più rari. Ma torniamo alla canzone.
Dio è morto, ma dove? Ai bordi delle
strade (delinquenza e prostituzione) nelle auto
prese a rate (consumismo a tutti i costi –, la
macchina è una necessità, ma pensiamo oggi a
quante altre cose non utili si acquistano a rate
pensando tanto inizio a pagare fra un anno) nei
miti dell’estate (i falsi idoli), negli odi di parti-
to (questo scontro perenne in politica).
Ma se questi temi, pur essendo attualissi-
mi possono sembrare a qualcuno un po’ qua-
lunquisti c’è pure il richiamo a rifiutare una
fede fatta solo d’abitudini e paura ed il
“consiglio” di non usare la politica solo per fa-
re carriera. Insomma, un’agenda d’istruzioni
per l’uso per dirla in maniera abbastanza ironi-
ca. Ma l’ultima strofa del brano è un fortissimo
richiamo alla speranza che merita di essere tra-
scritto integralmente. Dice cosi’ “ma penso….
che questa mia generazione è preparata a un
mondo nuovo e ad una speranza appena nata,
ad un futuro che ha già in mano, ad una rivolta
senza armi, perché sappiamo che se Dio muore
è per tre giorni e poi risorge, in ciò che noi
crediamo Dio è risorto, in ciò che noi speria-
mo Dio è risorto, nel mondo che faremo Dio è
risorto”. Un evidente manifesto alla speranza
ed all’impegno personale, a rimboccarsi le ma-
niche, a non lasciarsi passare tutto addosso. Al-
la fine di tutto mi piace ricordare che quando
Guccini (o i Nomadi) la intonano nei loro con-
certi non c’è quasi bisogno che loro prosegua-
no. Ci pensa il pubblico ed è un’emozione che
rimane sulla pelle, provare per credere!
G
IOVANNI
G.
DIO E MORTO
Quest’anno, grazie al lavoro e l’intraprendenza dei “genitori di
quarta” così chiamati a causa dei figli che frequentano la quarta ele-
mentare e si preparano id un modo nuovo alla Prima comunione, sarà
possibile partecipare alla sfilata cittadina con un Carro costruito in gran-
di dimensioni e allestito con particolare cura. Sarà una nave greca che
trasporterà personaggi dell’antica Grecia. Ci sarà anche un carro che
accompagnerà tutti i ragazzi più piccoli durante la sfilata per il centro
cittadino. E’ importante che si venga vestiti seguendo il tema del carro.
Domenica 5 e 12 febbraio, in oratorio,
ci sarà la possibilità di fare il proprio costu-
me usando dei modelli semplici che verranno presentati. Bambini e adulti potremo ritro-
vare la voglia di “divertirci” attraverso travestimenti e coriandoli. Appuntamento quindi per
preparare i vestiti e poi… tutti in maschera
domenica 26 febbraio e sabato 4 marzo.
CARNEVALE SPECIALE: DOMENICA 26 FEBBRAIO - SABATO 4 MARZO