Pagina 6 - Il Tassello

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ISCRIZIONI PER TAIZE’: È TEMPO!
DAL 2 AL 4 GIUGNO 2006
Dopo la proposta lanciata lo scorso mese ora è il tempo di dare il nominativo.
Sono invitati
giovani e adulti
che sappiano adattarsi.Iscrizioni, veloci, a don Norberto
con € 20 di caparra. Si prevede di andare con il pullman.
Ma dieci anni di matrimonio passarono
veramente. E quel volto un po' idealizzato del
marito andò in frantumi. Non perché lui fosse
troppo cambiato, ma semplicemente perché
quei punti fermi così bene ostentati, nel concre-
to non erano poi così come Viviana – con gli
occhi della bimba piccola – aveva creduto di
vedere. La famiglia di Mauro era sì buona, ma
in diverse occasioni in cui Viviana aveva avuto
bisogno di loro, avevano accampato mille scuse
per non farsi né vedere, né sentire; il lavoro di
Mauro era sì ben remunerato, però ora Viviana
sapeva che «quadro» non voleva dire
«dirigente», così come, al matrimonio, Mauro
le aveva fatto credere; le idee di Mauro sem-
bravano sì chiare, ma semplicemente perché su
alcuni temi Viviana di idee non ne aveva pro-
prio. Peraltro, da qualche affermazione temera-
ria che Mauro aveva fatto su questioni di politi-
ca e di religione, Viviana aveva dovuto ricono-
scere che suo marito riusciva ad essere convin-
cente soprattutto perché era perentorio, più che
informato.
Eppure se progressivamente era riuscita a
riconoscere tutte queste cose, il merito era an-
che di suo marito. Grazie alla vita di coppia
con lui, infatti, Viviana aveva potuto far ripar-
tire il proprio sviluppo di persona, che da bam-
bina, che crede a tutto quanto le dicono, è di-
ventata adulta, capace di uno sguardo critico
sulla realtà, di sé, degli altri e del mondo.
Ora che, però, si riconosceva più adulta –
e dunque più forte e sicura – sentiva come di
avere smascherato un inganno. Come se essen-
do finito il tempo in cui Mauro le aveva fatto
credere ciò che voleva, e mancare attenzioni e
premure, ora Viviana sentisse affiorare tutta la
rabbia di quell'ingiustizia subita e di quell'af-
fetto non ricevuto. E quella rabbia tracimava
poi in un senso di intolleranza e di disinnamo-
ramento verso suo marito, soprattutto in quelle
circostanze in cui lui si comportava «come se
niente fosse», senza un briciolo di senso di col-
pa.
Viviana si accorse che la situazione ri-
schiava di precipitare; che non poteva conti-
nuare a lanciare frecciate a suo marito; che
giorno dopo giorno la vicinanza e talora perfi-
no la semplice presenza di lui la infastidivano.
D'altra parte aveva la sensazione di non riusci-
re, da sola, a tirarsi fuori da quella situazione.
Ne parlò con Mauro e gli propose di recarsi
insieme da un consulente di coppia.
Lui, però, si irrigidì subito, opponendo un
netto rifiuto: «Sei tu quella che ha i problemi!
Io non te lo impedisco di certo: vacci tu, se
vuoi!». E aggiunse sgarbatamente: «Io non so-
no cambiato. E se non vuoi più stare con me,
mentre dieci anni fa ti andavo bene, sono affari
tuoi!». Situazione intricata, vero?
In un certo qual modo Mauro aveva ra-
gione. Dal suo punto di vista, infatti, perché
sua moglie ora trovava insopportabile ciò che
dieci anni prima aveva accolto senza battere
ciglio?
D'altra parte anche Viviana aveva ragio-
ne. Dal suo punto di vista, infatti, perché suo
marito dava una lettura così statica della loro
personalità, come se dieci anni di vita insieme
non li avessero fatti crescere, seppure in modi
diversi?
In ogni caso, su una cosa Viviana aveva
ragione più di Mauro: non si possono affronta-
re le questioni di coppia senza... la coppia. Non
si può chiedere aiuto da soli, per una questione
che riguarda entrambi. Non c'entra individuare
chi ha sollevato il problema o chi, eventual-
mente, ha colpa di tutto. Responsabili o non
responsabili: si tratta di ritrovare un'armonia o
inventarne una nuova. Come si fa ad armoniz-
zare un'orchestra se gli strumentisti suonano
ciascuno per conto proprio?
DON
S
TEFANO