Pagina 11 - Il Tassello

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S
ono intimamente convinto che una delle
cause principali dei
qui pro quo
(o equivoci)
sia l’
uso improprio di certi termini.
Proprio ad evitare equivoci, ritengo op-
portuno riportare, dal mio vocabolario, la de-
scrizione del termine
pilatismo:
“(dal nome di
Ponzio Pilato)
-
Atteggiamento di chi rifiuta di
assumersi le proprie responsabilità, di operare
delle scelte”.
Chi fu
Ponzio Pilato?
Fu un procuratore
romano della Giudea che governò dieci anni
(26-36 d.C.) sotto
Tiberio.
Da
Agrippa I°
fu
descritto come
“implacabile e senza riguardi”
e fu accusato anche di
“corruttibilità e violen-
za”.
Pilato
viene ricordato soprattutto per la
parte principale che ebbe nel processo di
Gesù.
Dapprima, ostile ai Giudei, ne riconobbe l’in-
nocenza; poi, alle insistenze degli accusatori, si
mostrò
indeciso,
ma ricorse a vari espedienti
per farlo liberare. Infine gli accusatori – resi
arditi dalla sua indecisione – reclamarono la
sentenza capitale come prova dell’amicizia e
della fedeltà a
Cesare; e
Pilato
cedette,
conse-
gnando
Gesù
nelle loro mani.
Dal
Grande Dizionario enciclopedico
UTET,
cito un passo della
“Vita di Gesù Cri-
sto”: <… Non potendo eseguire la condanna
senza la ratifica del governatore romano, il
Sinedrio concerta il modo più abile per presen-
tare la questione a
Pilato
, con la speranza che
ratificasse senz’altro la sentenza, e per formu-
lare un’accusa politica nel caso che il gover-
natore intendesse istituire un nuovo processo.
Ancora in mattinata conducono il prigioniero a
Pilato.
Questi non intende ratificare l’operato
del Sinedrio. Si
procede, perciò,
ad un regolare
interrogatorio
;
i
sacerdoti con le
loro
risposte
evasive voglio-
no ottenere una ratifica alla loro sentenza. Non
riuscendovi, lanciano l’accusa politica:
“Abbiamo trovato costui che perturba la no-
stra nazione e impedisce di pagare tributi a
Cesare e dice di essere Cristo”.
Pilato
non cre-
de alle accuse; tenta di ottenere schiarimenti
dal prigioniero, ma non ne ricava nulla… Il
governatore non dà peso all’accusa; piuttosto
prende l’appiglio dal nome Galilea… per libe-
rarsi da ogni responsabilità, inviando il colpe-
vole ad Erode… Ma il tentativo fallì. Erode
Antipa non ottenne neppure una risposta da
Gesù; pertanto si limitò a beffeggiarlo e a rin-
viarlo a
Pilato
… La mattina dopo Pilato ri-
chiama i sacerdoti per terminare il processo
(…) Con viltà, però, ripiega sull’espediente
della flagellazione per accontentare i Giudei.
Propose anche di liberare Gesù come un amni-
stiato in occasione della Pasqua. Ma tutto fallì.
Il popolo voleva la crocifissione del prigionie-
ro e l’ottenne, dopo la flagellazione terribile,
specialmente con la minaccia di una denuncia
all’imperatore. La condanna fu pronunziata
verso mezzogiorno>
Tre anni fa, riferendomi alla strage di
anziani verificatasi in quella torrida estate,
scrissi (sotto il titolo
“L’emarginazione degli
anziani”): <
Estraniarsi da questo problema so-
A PROPOSITO DI PILATISMO
La mancanza di senso di responsabilità
PENSIERI ANTICHI
LA GITA A CARAVAGGIO
La parrocchia di san Michele organizzava ogni anno un pellegrinaggio al
santuario della Madonna di Caravaggio. Da un anno all’altro le nostre mamme
si prenotavano per questa gita: por loro era l’unica passeggiata in pulman che potevano permettersi.
Ne parlavano molto tempo prima e incaricavano la solita persona a ritirare i biglietti presso don
Antonio Belloli.
Chi, per diversi motivi, non poteva partecipare, dava alle amiche più fortunate “i robi da fà
benedì”, raccomandando loro di accendere una candela e fare una preghiera per gli ammalati e per i
bambini. Ricordo che alla sera le nostre mamme tornavano stanche dal loro pellegrinaggio e noi
bambini aspettavamo impazienti che aprissero la borsa per ricevere il regalino benedetto.
E
LISA
SCRITTORI LIBERI