Pagina 9 - Il Tassello

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DALLA CARROZZINA DI MATTEO
Nella giornata di
tutti noi c'è un mo-
mento a cui non ri-
nunciamo mai: guar-
dare il telegiornale in
televisione,
magari
durante il pranzo o la
cena, visto l'orario a
cui vanno in onda la
maggioranza di essi.
E’ infatti impossibile negare la loro utilità, in
quanto permettono a chiunque di sapere cosa
succede in ogni parte del mondo, in modo faci-
le e veloce, quasi in tempo reale (con le edizio-
ni speciali); in più anche chi non vorrebbe ve-
derli si trova "costretto" a seguirli, a causa del-
la sorta di cartello che le reti televisive hanno
creato: a una certa ora ci sono quasi solo TG....
Ma, nonostante i loro indubbi pregi, an-
che i tg hanno i loro difetti: ci riferiamo infatti
sia al contenuto di alcuni telegiornali, ma an-
che al modo di esporre le notizie in sommario.
Non tutte le notizie infatti risultano essere delle
vere notizie: gossip, notizie su animali vari, tv
(i tg parlano anche di questo!!!) sembrano ar-
gomenti un po' forzati in un notiziario.... E'
giusto informare anche su questo, ma si potreb-
bero creare rubriche da mettere in programma-
zione subito dopo i veri tg, che nascono con
ben altre ambizioni.
Ogni telegiornale come tutti sapete è cre-
ato da una redazione, un gruppo di persone che
decidono sommario, scaletta, eccetera: da loro
dipende la riuscita del giornale ma anche la
qualità, la quantità e l'orientamento delle infor-
mazioni trasmesse. Capita quindi che due tg
diano notizie completamente diverse riguardo
lo stesso argomento, così da indurre il telespet-
tatore a credere una certa cosa piuttosto che
un'altra
.
Tutte le notizie, inoltre, possono essere
esposte in milioni di modi, usando parole di
ogni tipo, per dare una impronta specifica al-
l'argomento: capita così che la stessa notizia
sembri in realtà due notizie diverse, o anche
tre, a seconda dello schieramento di chi le e-
spone.... Il telespettatore, in questa tempesta di
informazioni, deve riuscire a destreggiarsi sen-
za farsi influenzare: seguire più di un telegior-
nale è un modo utile per evitare condiziona-
menti, e permette inoltre di crearsi un'opinione
più organica e obiettiva. Alla fine comunque,
ognuno creda ciò che vuole.....
M
ATTEO
IL RITO DEL TG
EMERGENZA LIBANO
Nel periodo dell’emergenza abbiamo dato alla Caritas un contributo di
€ 1.650.
Crediamo che ora, finite le immagini di guerra, questi soldi serviranno per la ricostruzione.
libri in cui ha raccontato la
sua testimonianza sulla depor-
tazione e lo sterminio delle
persone di religione ebraica.
Ne
Il sistema periodico
, Pri-
mo Levi racconta la propria
vita prima e dopo l’entrata nel
campo di sterminio nazista di
Auschwitz. Stupiscono pro-
fondamente le capacità lingui-
stiche che ha l’autore per de-
scrivere minuziosamente e
con precisione gli affetti, gli
stati d’animo, i tic, le manie
ed anche gli episodi divertenti
suoi, della sua famiglia di ori-
gine e delle persone che ha
incontrato nella sua attività
professionale (era un chimi-
co). Lo stupore aumenta se si
accosta questo libro a quelli
sulla deportazione: sembra
che l’autore voglia rassicurare
il suo pubblico sul fatto che è
possibile vivere e convivere
anche con la morte e l’orrore.
Levi rappresenta un’umanità
semplice ma forte “
Non sono
un profeta. Sono un uomo
normale di buona memoria,
che è incappato in un vortice
e che ne è uscito, più per for-
tuna che per virtù
”. Un uomo
fiero di essere uno fra tanti
con un grande desiderio di
comunicare agli altri quali
sono i motivi che l’hanno
spinto a vivere e ad essere
molto normale. Terminata la
lettura del suo libro rimane
addosso un sentimento di
tranquilla felicità, di attenzio-
ne alle piccole cose (anche ai
gas inerti) ed un senso di pro-
fonda dignità per l’uomo.
A
NDREA
I.