Pagina 14 - Il Tassello

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LIBERI SCRITTORI
la riascolto mi mette un brivido. I già citati
anni 80 finiscono con un’edizione non da anna-
li, vinse nel 1989 una canzone tipica del festi-
val “
Ti lascerò
” cantata dalla coppia Leali-Oxa
ed il nuovo decennio si apre con il bot- to.
A Sanremo arrivano, vincono e se
ne vanno i Pooh che interpretano
Uomini soli
” una canzone che tuttora
ancora suonano in tutti lì loro concerti,
un testo che cita una carrellata di situa-
zioni ancora oggi di estrema attualità,
in fondo la solitudine è e rimane un
grosso problema quando non è una
scelta. Forse questa edizione del fe-
stival è stata l’ultima in cui la canzone
vincitrice ha avuto veramente successo per-
ché da là ad oggi chi ha vinto non ha più avuto
grandi riscontri a cominciare da Riccardo Coc-
ciante che vinse del 1991 con la modesta “
Se
stiamo insieme
”. C’è da citare però la solita
eccezione: nel 1993 a Sanremo si presentò una
giovane cantante romagnola che si impose nel-
la categoria giovani. Il suo nome? Laura Pau-
sini che oggi è diventata una stella internazio-
nale e grazie al festival (e alle sue capacità) ha
potuto spiccare il volo mantenendosi però mo-
desta e sincera.
Per la storia del festival vorrei concludere
qui, il resto è storia recente e nemme-
no troppo bella, attualmente il festival
è diventato solo una kermesse nella
quale la canzone conta poco. L’im-
portante è esserci ed apparire, gli
ospiti più o meno importanti han-
no avuto il sopravvento, chi pre-
senta è più importante di chi canta
ed io non gioco più: infatti, l’ulti-
mo festival non l’ho proprio visto,
e ho saputo dopo qualche giorno il
nome del vincitore con relativa canzone, e
devo affermare che ho dormito lo stesse sere-
namente.
G
IOVANNI
G.
Nei giorni 8 e 9 settem-
bre il Circolo ACLI, o meglio
il “Tarcisio”, ha organizzato
un viaggio in Toscana. Non
starò a descrivervi i bellissimi
posti visitati, in quanto già
noti a molti e comunque facil-
mente rintracciabili su pubbli-
cazioni turistiche; vorrei inve-
ce raccontare sensazioni, stati
d’animo ed anche aneddoti o
vicende apprese dalle guide
che ci hanno accompagnato.
La prima meta è stata
Torre del Lago, sul lago di
Massaciuccoli. La gita in bat-
tello tra i canali della riserva
naturale palustre procurava un
senso di pace e tranquillità,
interrotto solo dal lieve rumo-
re del motore, dalla voce som-
messa della registrazione che
illustrava le caratteristiche del
luogo, dal battito d’ali di uc-
celli vari che al nostro arrivo
si spostavano da un canneto
all’altro. Nell’ultimo tratto di
navigazione siamo stati ac-
compagnati dalle più celebri
arie del maestro Giacomo
Puccini, come per introdurci
alla visita della casa-museo
del noto musicista toscano.
Visitando Villa Puccini si a-
veva la sensazione di essere
tornati indietro nel tempo di
un secolo.
Un balzo nel passato
ben più consistente ci attende-
va nel pomeriggio, visitando
la città di Lucca. Un impo-
nente e ben conservato mura-
glione circonda completamen-
te il centro storico, in cui si
può circolare solo a piedi o in
bicicletta. Palazzi medioevali
in mattoni rossi e bellissime
facciate di chiese di marmo
bianco di Carrara ci riportava-
no agli splendori del Rinasci-
mento Toscano. S’intuiva di
essere arrivati in una città an-
cora a misura d’uomo, lontani
dal clamore del traffico che
giornalmente ci circonda. Il
tranquillo passeggiare per i
viottoli storici era interrotto
saltuariamente dallo squillo
dei campanelli delle biciclette
che, garbatamente, chiedeva-
no strada.
RITORNO AL PASSATO …