Pagina 14 - Il Tassello

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Forse qualcuno di noi dalla visita di un frate si
sarebbe aspettato un vecchio burbero con un vange-
lo di 18 chili che avrebbe fatto una noiosa omelia di
un’ora facendoci addormentare; invece hanno fatto il
loro ingresso nella nostra casa un signore dai modi
calmi e gentili e la sua chitarra acustica.
Fra Paolo ci ha raccontato dei suoi incontri con
alcune persone che hanno trovato la fede e cambiato
il loro stile di vita e il loro modo di porsi agli altri attra-
verso un incontro sorprendente o una missione nel
terzo mondo e ci ha cantato un paio di canzoni, una
per i bambini presenti e una per noi adulti. Per evitare
che fra Paolo abbandonasse la Chiesa non ho cantato
ma ho notato il suo talento nel suonare quello stru-
mento; non era il solito strimpellatore che tira manate
su delle povere corde, ma un abile musicista oltre che
un’ottima persona.
Tra un racconto e un breve pezzo musicale sono
volati via tre quarti d’ora, quindi fra Paolo ci ha bene-
detti e salutati. Anche lui ha portato il vangelo, ma
pesava pochi grammi.
M
ATTEO
T
OGNONATO
Drinnnnn….. Ciao, pace a te, siamo i missionari della
parrocchia, c’è Dario, Sonia, Enrico, Nadia, Osvaldo,
Luisa……? Primo pensiero dopo la sorpresa: “ma che
vogliono questi da me?”. Poi:“Prego entrate, accomoda-
tevi…”
Inizia un
incontro
! Sono tanti i giovani o meglio
tanti i volti, ancora di più i cuori incontrati dai missio-
nari francescani delle Marche nei giorni di grazia della
Missione Popolare “Va’ e ripara la mia casa” nella par-
rocchia Santa Maria Regina a Busto Arsizio, nei giorni 3-
11 novembre 2007. Sì, prima sorpresa, subito timore
ma anche stupore e poi ascolto e disponibilità.
I giovani: un mondo misterioso tutto da scoprire.
Sono ricchi di valori e hanno il desiderio di condivide-
re la loro storia, il senso della vita. Sono in ricerca del
bello e del buono anche se a volte non sanno dove
trovarlo, accontentandosi dell’attimo
fugace di piacere, di sballo, a tutti i costi. Conoscitori di
tutto e sempre alla scoperta di se stessi. Nei giorni
della missione siamo stati a tu per tu, faccia a faccia,
guardandoci negli occhi e abbiamo scoperto che den-
tro di loro c’è bellezza e bontà, c’è l’impronta, l’imma-
gine di Dio.
L’incontro: abbiamo desiderato andare oltre, rag-
giungerli nei loro luoghi (bar, pubs, nelle loro case),
avvicinarli senza pregiudizi, vederli come figli di Dio e
amarli come sono e trasmettergli un messaggio:“Tu sei
prezioso agli occhi di Dio!”.“Dio si preoccupa per te e ti
chiede: perché ti fai del male?”. Abbiamo annunciato un
Dio che rispetta la libertà e la decisione di ogni uomo
e attende il ritorno del “figliol prodigo”.
Alla luce di tanti incontri vissuti abbiamo sperimen-
tato la gioia di aver avuto l’opportunità di parlare ai
loro cuori e di conoscere i loro sogni: la felicità, la giu-
stizia, la verità, una Chiesa gioiosa, aperta e disponibile
all’ascolto dei loro desideri e paure.
Tornati nei nostri luoghi, attendiamo con
fiducia e speranza che ognuno di loro, come
Maria, possa dire di sì al Signore, sperimen-
tando così che Dio non toglie nulla ma dona
tutto. Tutti noi missionari vi assicuriamo il
ricordo nella preghiera, vi auguriamo ogni
Bene, vi invitiamo a proseguire la conoscen-
za del Signore nella Terra dei Fioretti e a
Loreto, casa del sì di Maria.
F
RA
M
ATTEO
IL CAMPANELLO
V
A
e
R
I
P
A
R
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l
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C
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S
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LA CHITARRA