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Lo strudel: per iniziare con dolcezza!
Ci siamo preparati alla missione impastando con
cura gli ingredienti: la curiosità, la preghiera, l’impa-
zienza con l’aggiunta, quanto basta, di una strana agi-
tazione. Ci sentivamo emozionati e, allo stesso tempo,
temevamo che la nostra dispensa non fosse sufficien-
temente fornita.
È bastato poco per capire che l’incontro con Gesù
non ti fa mai sentire sguarnito; al contrario, ti riempie e
ti sfama. Così, intorno ad una fetta di strudel, è iniziata
anche la nostra missione.
GRAZIE a Gianluca, il frate che abbiamo ospitato,
perché con semplicità e genuina simpatia ha saputo
sciogliere in un istante i nostri imbarazzi.
GRAZIE a lui anche per aver mangiato il dolce,
nonostante le ostili, numerose e irriducibili uvette!!!
La birra e la tavola rotonda
Soddisfatta la fame, abbiamo iniziato a sentirci asse-
tati… di fede, testimonianza, esempio e speranza. E più
la sete si faceva grande, più cresceva il desiderio e il
bisogno di condividere con gli altri l’esperienza che
stavamo facendo.
Per la sete del corpo ci ha pensato la birra, per la
sete dell’anima ci siamo affidati a chi ha saputo parlar-
ci. Abbiamo aperto la nostra casa agli amici e insieme a
loro siamo entrati in quella del Signore. Così la sera,
insieme ai nostri frati, seduti ad un tavolo e con un boc-
cale alla mano, abbiamo ascoltato, sorriso, scherzato,
lasciando entrare anche la tristezza, la sfiducia, lo scon-
forto per le difficoltà della vita. Tutto questo perché
potessimo ritrovare una speranza rinfrancata.
GRAZIE agli amici che sono stati disposti a bere con
noi e GRAZIE soprattutto ai missionari che, con la loro
preghiera, ci hanno insegnato un modo nuovo e diver-
so di essere cristiani.
Il kiwi e la colazione mattutina
La missione ha stravolto le nostre abitudini: ci ha
tenuto svegli, ci ha animato. È stata la colonna sonora
per l’intera settimana e per prepararci alle preghiere
cantate e alla fede ballata degli incontri serali avevamo
bisogno, fin dal mattino, di una colazione nutriente.
Ogni giorno è cominciato con energia inaspettata e
ogni sera si trovava sempre un valido motivo per posti-
cipare la buonanotte.
GRAZIE alla missione perché i canti, i suoni, le voci,
le coreografie ci hanno mosso l’anima.
GRAZIE ancora a Fra Gianluca per non averci mai
svelato la sua insofferenza ai kiwi che lo accoglievano
ogni mattina.
La torta di mele e la buona ricetta
Si tratta di un dolce semplice e soprattutto piace a
tutti! Come il messaggio di cui la missione si è fatta
portatrice! È entrata nelle nostre case e, come una torta
di mele, ha addolcito i cuori rendendoli più aperti, più
spontanei, pronti a riconoscere tutti i segni con cui
Gesù diventa presenza reale nelle nostre esistenze.
GRAZIE ai frati, alle suore, ai ragazzi della missione
perché ci hanno rifornito e rifocillato.
Vi salutiamo con quest’ultima ricetta:
prendi una
missione, lasciati coinvolgere, balla e canta senza
vergogna le parole del Signore. Funziona, soddisfa
e rimborsa!!! La missione, assecondando il suo
motto, ha riparato e, non accontentandosi, a nostra
insaputa, ha iniziato un grande lavoro di ristruttu-
razione!!!
D
AVIDE E
V
ALENTINA
LE RICETTE
ANNUNCEREMO CHE TU SEI VERITÀ
ANNUNCEREMO CHE TU SEI VERITÀ,
LOGRIDEREMODAI TETTI DELLANOSTRA CITTÀ,
SENZA PAURA ANCHE TU LO PUOI CANTARE...
E non temere, dai, che non ci vuole poi tanto,
quello che non si sa non resterà nascosto,
se ti parlo nel buio, lo dirai nella luce,
ogni giorno è il momento di credere in me.
E con coraggio tu porterai la Parola che salva,
anche se ci sarà chi non vuole accogliere il dono,
tu non devi fermarti, ma continua a lottare,
il mio Spirito sempre ti accompagnerà...
Non ti abbandono mai, io sono il Dio fedele,
conosco il cuore tuo, ogni tuo pensiero mi è noto,
la tua vita è preziosa, vale più di ogni cosa,
ed è il segno più grande del mio amore per te...
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