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Uffa, che fatica! Meno male che questi frati se ne
sono andati…non ne potevo più! Erano veramente
simpatici, però hanno sconvolto la mia tranquilla attivi-
tà.
CHI SONO????? Ma come, non mi avete riconosciu-
to? Sono la lavagna luminosa, quella che proietta i luci-
di sulla parete della chiesa e vi aiuta a partecipare
meglio alle celebrazioni…
Tornando al mio discorso, non vi sembra che la scor-
sa settimana ci sia stato chiesto troppo? Non bastava la
Messa domenicale? Perché chiederci un impegno quo-
tidiano? Mi si stava fulminando la lampadina!!!
E poi tutti questi canti, questi balli…che ne faremo
quando l’euforia della Missione sarà passata? MAH!
Però… riflettendoci bene… forse…
Effettivamente non è stata solo una sfacchinata! Ho
visto tante persone raccogliersi in chiesa e approfitta-
re di ogni attimo libero per fare una chiacchierata con
un missionario…oppure per confessarsi… oppure
ancora per celebrare ed adorare l’Eucaristia, cercando
un contatto più profondo con Dio…
Eh sì, io sono una macchina, ma anche le macchine
hanno un cuore…devo ammettere che mi sono com-
mossa osservando come, durante l’arco della settima-
na, tutti voi siete entrati nel vortice d’amore che la
Missione ha contribuito a creare: la presenza di Dio e
del suo Spirito era palpabile!
Ma, allora, cosa fare adesso? Possiamo far tornare
tutto come prima? Come far sì che la Grazia di Dio,
scesa abbondante sulla nostra comunità, porti i suoi
frutti?
Forse possiamo partire proprio dai canti di cui ho
proiettato i lucidi!
V
A
’
e
R
I
P
A
R
A
l
a
m
i
a
C
A
S
A
LA LAVAGNA
E LA STRADA SI APRE
FA#-
MI
LA MI
FA#- MI LA MI
Raggio che buca le nubi ed è già cielo aperto
FA#-
MI
LA MI
SOL
acqua che scende decisa scavando da sé
FA# SI-
l’argine per la vita.
LA MI
La traiettoria di un volo che
FA#-
MI
RE
sull’orizzonte di sera
SI-
DO#-
RE MI
FA#- MI LA MI
tutto di questa natura ha una strada per sé.
Attimo che segue attimo un salto nel tempo
passi di un mondo che tende oramai all’unità
che non è più domani
usiamo allora queste mani
scaviamo a fondo nel cuore
SI-
DO#-
RE MI4 MI
solo scegliendo l’amore il mondo vedrà...
RIT.
LA MI
RE
Che la strada si apre passo dopo passo
LA MI
SI- DO#- FA#-
ora su questa strada noi. E si spalanca un cielo
MI
RE FA#- SI- MI4 MI
un mondo che rinasce si può vivere per l’unità.
Nave che segue una rotta in mezzo alle onde
uomo che s’apre la strada in una giungla di idee
seguendo sempre il sole,
quando si sente assetato
deve raggiungere l’acqua
FA#-
MI
LA MI
A#-
MI LA FA#
sabbia che nella risacca ritorna al mare.
SI-
Usiamo allora queste mani
scaviamo a fondo nel cuore
solo scegliendo l’amore il mondo vedrà.
Noi fiori abbiamo anche riso per il pensiero di quel-
la signora che chiedeva perdono per non avere saputo
trovare Dio nell’uomo, ma che lo ringraziava per esser-
si fatto trovare in noi fiori.
Abbiamo avvertito il profondo silenzio di una per-
sona che davanti all’Ostia non chiedeva, non parlava,
non pregava, ma guardandola
respirava
e in quel
respiro avvertiva Lui vivo. In quel flash noi fiori abbia-
mo compreso l’uomo, sublime creatura di Dio che
pensa, cerca, trova e loda il suo creatore.
Abbiamo sentito battere il cuore di Dio di immensa
gioia, d’immenso
amore
per l’uomo, per ogni uomo lì
presente, per ogni uomo di questo mondo.
T
ERESA
R
OSSI