Pagina 7 - Il Tassello

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“Dall’aurora io cerco te…”
: Signore, abbiamo biso-
gno di te, fa’ che non soffochiamo il desiderio di incon-
trarti.
“Alto e glorioso Dio, illumina il cuore mio…”
:
Signore, donaci di poter scrutare il profondo del nostro
cuore, per cogliere la tua volontà.
“Ma tu, Signore, fa’ di me la terra buona…”
: Fa’
che il seme, seminato in questi giorni, possa germoglia-
re in noi e renderci comunità aperta alle tue novità.
“Mio Dio, Signore, nulla è pari a te…”
: Donaci di
saperti riconoscere come Signore della nostra vita.
“Canto di gioia per quello che fai…”
: Rendici
capaci di contagiare gli altri con la gioia che proviene
dall’incontro con te.
Ora basta, lasciatemi al mio meritato riposo,
però non prima dell’ultimo messaggio:
E la strada si apre, passo dopo passo,
ora su questa strada noi,
e si spalanca un cielo, un mondo che rinasce,
si può vivere nell’unità.
G
IOVANNA
R
ANDO
Tutte le sere - è così, da quando vivo in questo pub in
fondo alla Via Bevilacqua – la solita routine, la consueta
partita a calcetto…non una sosta, non un attimo di tre-
gua! A dire il vero sono anche un po’ stanco, gira e rigira
intorno allo stesso posto,
senza cambiare aria, posizione e visione, fisso in un ruolo
prestabilito…Ma… Si apre di nuovo la porta!
Anche questa volta arriva un gruppo di giovani, però
con loro c’è qualcuno di strano, di diverso, di curioso…
Improvvisamente tutto si ferma, tutti tacciono… Chi
sono?
La domanda risuona e rimbalza in ogni angolo del
locale, percepisco addirittura la curiosità che pizzica le
dita di quelle mani che mi agitano con forza e giocano
con me… Di nuovo… Chi sono? Li vedo, iniziano a salu-
tare tutti, sorridono, si presentano agli altri avventori…
Tuttavia non si siedono al tavolo! Anzi, iniziano a girare
tra i giovani, a chiacchierare con chi tra loro si trovava già
qui… È una situazione bizzarra, inconsueta…. Anche
l’aria è diversa, si respira qualcosa di nuovo, come una
ventata di freschezza.
I muri del locale, che si trovano qui da più tempo di
me, mi hanno raccontato di non aver mai visto nulla del
genere e di aver sentito un calore nuovo, ben diverso da
quello della mia amica Stufa: è il calore delle cose vere,
della semplicità e della gioia autentica; è l’energia del-
l’affetto puro che non si ferma all’apparenza ma che si
avvicina con semplicità ad ognuno, anche a chi sembra
avere qualche rotella impazzita. Ed hanno ragione: tre
di loro hanno addirittura giocato anche con me….Sì,
proprio con il sottoscritto!
È stato diverso… E che partita!!! Ho sentito mani
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IL CALCIOBALILLA