Pagina 6 - Il Tassello

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La sorpresa.
Per tutti i
missionari francescani
l’evento della missione è stata
un’esperienza di grazia e di ric-
chezza grande per la loro vita. Tutti han-
no costatato che la comunità era in atte-
sa di questo momento e c’erano tutte le
condizioni per vivere l’annuncio del Si-
gnore. La preparazione di lungo periodo
(insieme alle parrocchie della città) e
quella imminente con la pre-missione (in
settembre - ottobre), hanno creato le
condizioni perché risultasse fruttuosa ta-
le esperienza. I missionari hanno trovato
“con sorpresa” una comunità che deside-
rava vivere la Missione anche grazie alle
iniziative pastorali che sono in corso.
L’ organizzazione
. Il program-
ma delle giornate, nelle diverse
caratteristiche, è stato bene
preparato e ciò ha permesso la
realizzazione di tutti i momenti previsti:
la visita alle famiglie, le celebrazioni, i
gruppi di ascolto, il pellegrinaggio… E’
stata giudicata eccellente la parte logisti-
ca: la sistemazione nelle case, il servizio
della cucina… Hanno avvertito il desiderio
di ripartire di nuovo con uno slancio nuo-
vo.
Effetto “Oasi”
. E’ stata giudi-
cata positivamente la proposta
di iniziazione cristiana con il
momento casalingo delle “oasi”.
Una occasione per aiutare la famiglia a
trovare la propria dimensione familiare e,
hanno riconosciuto, per avvicinare diver-
se persone alla religione e alla vita della
comunità cristiana.
La liturgia.
Positiva è stata
giudicata la cura che si ha per
la liturgia come momento signi-
ficativo della vita di una comu-
nità. Va valorizzata sempre
meglio la competenza e l’apertura a
quanti hanno una sensibilità liturgica.
Effetto cortesia.
Vanno educa-
ti i membri della comunità ad
una maggiore amabilità e confi-
denzialità nei rapporti tra loro e
verso quanti non partecipano alla vita
della parrocchia, al fine di dare della
Chiesa un volto accogliente. La proposta
della visita alle famiglie ha favorito l’im-
pegno di molte persone a contattare i vi-
cini o gli amici suonando al campanello o
chiamando al telefono.
Persone nuove
. Bisogna tener
conto del movimento di diverse
persone che si sono lasciate
toccare dalla Missione. Vanno
però rimotivate le persone che in parroc-
chia compiono un servizio o una attività
così che appaia chiaro “l’aspetto cristia-
no”. Va inoltre favorito l’ingresso di nuo-
ve persone nei vari ambiti di impegno co-
sì che ci si apra a coloro che desiderano
vivere l’esperienza parrocchiale. Va, in
sostanza, superato l’effetto “tappo” che
esiste quando le persone impediscono
l’approccio di altre.
Nelle case con il Vangelo.
Per il tipo di clima sperimentato
nella visita alle famiglie e nei
Centri di ascolto, i missionari
sottolineano la possibilità di rilanciare, in
forma nuova, questa opportunità di e-
vangelizzazione nelle case, favorendo la
conoscenza e l’avvicinamento delle per-
sone. Va messa al centro la Parola di
Dio, in gruppi di 15/20 persone, permet-
tendo l’approfondimento della fede. Ri-
tengono essenziale nei primi tempi la
presenza del prete o della suora, coinvol-
gendo sempre di più i laici nella anima-
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Dopo la Missione siamo stati alcuni giorni ad Urbi-
no per incontrare fra Alessandro e suor Armanda e
fare una verifica dell’esperienza fatta insieme. Ci
avevano già comunicato che avrebbero segnalato
qualche linea utile per la parroc-
chia che si era mossa bene du-
rante la Missione. Ecco in alcuni
punti ciò che ci hanno lasciato.
IL DODECALOGO
DELLA MISSIONE
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