Pagina 12 - Il Tassello

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Prendo in prestito il titolo dell’articolo da
Roberto Vecchioni (che l’ha copiato da un li-
bro di Stefano Benni). Nel suo ultimo disco,
infatti, ha dedicato una canzone proprio con
questo titolo ai ragazzi (maschi e femmine) de-
gli anni delle scuole superiori. Pur non essendo
molto d’accordo con le idee di Mr. Samarcanda
trovo comunque molto interessante che qualcu-
no dedichi una canzone ai ragazzi di questa età.
Hanno treni fermi a una stazione
persa fra il cielo e il mare,
hanno la prima metà di una canzone
l'altra metà da ritrovare.
Questo piccolo brano sembra rappresenta-
re in pieno i nostri ragazzi: così solidi (come
un treno) e apparentemente pronti a partire per
mete impensabili ma così fragili davanti alle
difficoltà (un compito di matematica, un’emo-
zione forte, un po’ di maldipancia). Basta guar-
dare un registro di classe di scuola superiore
per vedere l’altissimo numero di assenze alle
prime ore, al sabato o nei giorni delle interro-
gazioni/verifiche. Penso che la responsabilità
di ciò che accade dobbiamo assumercela anche
noi adulti prendendo coscienza di questa situa-
zione, cercando di creare uno spazio (emotivo/
mentale) affinché i nostri figli possano costrui-
re la loro storia senza che qualcuno li
“giustifichi” sempre. Senza chi, adducendo il
fatto che “sono irresponsabili”, li sostituisca o
li difenda, senza mai
affidargli delle re-
sponsabilità e senza
mai dar loro la possi-
bilità di sbagliare, di
pestarci il naso, di
affrontare la fatica,
di accettare la scon-
fitta, di piangere e ride-
re di se stessi, di ricomin-
ciare da capo… Sì, perché i
nostri Comici Spaventati
Guerrieri
hanno sempre paura di sbagliare, di fare brutta
figura, di parlare di sé e delle proprie emozioni
e, in fin dei conti, di farsi conoscere. Fanno
sentire agli altri la prima metà di una canzone
senza sapere loro stessi com’è l’altra metà.
Cosa fare allora? Forse è importante stare
ad ascoltare la prima metà della canzone ben
sapendo che la seconda metà non tocca a noi
scriverla ma è compito loro, anzi è un loro do-
vere. Ogni canzone, infatti, è densa di emozio-
ni, sentimenti e creatività. Per realizzarla, però,
occorre comunque molta fatica, tanta cono-
scenza e il rispetto delle regole (non si può
scambiare un DO con un SOL) altrimenti l’ar-
monia risulterà stonata. L’insieme delle loro
canzoni cambierà il mondo! E sarà una gioia
per le nostre (e le loro) orecchie.
A
NDREA
I
NZAGHI
COMICI SPAVENTATI GUERRIERI
di una vita vissuta di corsa e che perciò non
soddisfa completamente; certo è che Giovanni
e Pietro hanno corso fino al sepolcro, perché là
c’era qualcuno di significativo per loro!
L’esperienza di risurrezione, di rinascita è
tipicamente cristiana: i sacramenti, l’ascolto
personale e comunitario della Parola di Dio,
l’avere a cuore la fede gli uni degli altri sono,
nella vita di ogni cristiano e di ogni persona,
EVENTI DI RISURREZIONE.
Ancora oggi la Parola di Dio incontra la
vita di un giovane, di un adulto, cambiandola,
trasformandola pian piano, facendo sgorgare
entusiasmo, gioia contagiosa che spesso il
mondo non ha.
Questo è l’ingrediente che se ci fosse al
supermercato acquisterei fino ad esaurirne le
scorte! E’ lo Spirito del risorto che alimenta e
rinnova ogni giorno questo entusiasmo… Il
contagio poi è sicuro e avviene per osmosi.
La grossa pietra che chiudeva il sepolcro
di Gesù, sembra cancellare ogni speranza di
vita. Ma l’azione di Dio la rimuove, buttando a
terra con forza questa roccia.
Non ci sono ostacoli allo spirito del Ri-
sorto, non creiamoli noi! Lasciamoci interro-
gare, raggiungere, avvolgere dal suo amore che
è vita, luce, gioia e sarà ogni giorno più
“gustoso” incontrarci e camminare insieme!
BUONA PASQUA…
S
UOR
C
RISTINA
LA SFERA DI CRISTIALLO