Pagina 5 - Il Tassello

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L’OCCHIATA DI DON PEPPINO
Anziano. Che bella parola! Oggigiorno
non si dice più che uno è vecchio, si offende-
rebbe, si dice che è anziano. Bella consolazio-
ne! Infatti gli anni si sentono ugualmente e
qualche volta ti fanno inciampare nei gradini
che, accidenti, sono dispettosi. Ma l’anziano è
prezioso! Di solito l’anziano è nonno e nonna e
si sa che i nonni possono fare un
servizio prezioso ai figli che devo-
no lavorare per tirare avanti la ba-
racca. I nonni sono preziosi per
curare i nipotini e costano poco o
niente. E poi sappiamo che è un
piacere per loro questo lavoro,
vanno in gloria, stravedono per i
nipotini, fino ad esagerare nell’as-
secondarli sicché i figli sono im-
pegnati a raccomandare: non date
i vizi!
Sono preziosi i nonni, tanto
è vero che i figli a volte sono in
imbarazzo: i nipotini li affido alla mamma o
alla suocera? Occorre fare attenzione e non su-
scitare gelosie. Ed è bene che figli o figlie sia-
no delicati e attenti. Date qualche piccola sod-
disfazione a questi anziani, e se qualche volta
dicono: siamo stufi, siamo stanchi, non crede-
teci, quei piccoli tra i piedi sono la loro gioia.
Ringiovaniscono e sono felici di poter dare ai
nipotini quello che non hanno potuto dare ai
loro figli per via dell’impegno nel lavoro.
Sono preziosi gli anziani. La Bibbia ne
parla con rispetto e venerazione. Li chiama
saggi. Saggi perché hanno imparato dalla vita,
a proprie spese, dove sta il bene e dove sta il
male. Sono diventati sapienti
. “Corona dei vec-
chi è una esperienza molteplice, loro vanto è il
timore del Signore!”
(Sir 25, 6). Così l’anzia-
no diventa dispensatore di sapienza, testimone
di speranza e operatore di carità.
“Non trascu-
rare i discorsi dei vecchi perché anch’essi
hanno imparato dai loro padri: da essi impare-
rai l’accorgimento e come rispondere a tempo
opportuno”
(Sir 8, 11).
Parlano poco gli anziani, ma quelle poche
parole sono posate e frutto di tanti ripensamenti
e di tanta esperienza. A volte l’an-
ziano parla troppo, è astioso, ce l’ha
con la vita. Non giudicatelo male,
andate invece a vedere quanto ha
sofferto nella vita. Forse è diventato
così perché nella sua vita è sempre
stato trattato male, ora non ne può
più. Dategli qualche soddisfazione
e vedrete come vi sarà riconoscen-
te, sperimenterete il suo cuore.
E’ prezioso l’anziano, ma
qualche volta è noioso: sempre
quelle storie! Però quando ti dà la
mancia ti va bene. Ma non esagera-
re, perché quella povera pensione se l’è sudata.
Non sfruttarlo. Qualcuno dice che l’anziano se
la gode un po’ troppo. C’è sempre ai pranzi,
alle cene, ai balli, va al mare d’inverno, ai
monti d’estate. Qualcuno dice che è egoista l’-
anziano. Ma fatevi un po’ raccontare la sua vita
passata: sempre lavorare, lavorare, ha avuto
poco di buono. Ora si sente un po’ tranquillo e
cerca di vivere un po’ in pace. Se non è esage-
rato, è nel suo diritto. Fatelo vivere sereno, vi
sarà riconoscente.
Quanto è prezioso l’anziano nel volonta-
riato! Quante Associazioni e Gruppi stanno in
piedi perché ci sono quegli anziani che donano
tanto del loro tempo per la società. E sono be-
nedette quelle Associazioni e Gruppi che danno
la possibilità all’anziano di aggiornarsi, di stare
al passo con la cultura, che organizzano brevi
GLI ANZIANI
DOMENICA 4 MAGGIO 2007 ORE 10
ANNIVERSARI DI MATRIMONIO
Sono invitati alla Messa delle ore 10 coloro che ricordano
un particolare anniversario di matrimonio. Successivamente
verrà offerto un rinfresco presso il salone parrocchiale. Per
dare il proprio nominativo rivolgersi in sacrestia dopo le Mes-
se oppure in casa parrocchiale.