Pagina 7 - Il Tassello

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NELLA SPIRITUALITA’
“Chi potrebbe descrivere il suo grande
amore per le creature di Dio
e con quanta
dolcezza Francesco ammirava in esse la sapien-
za, la potenza e la bontà del Creatore ?
Proprio per questo motivo, quando con-
templava il sole, la luna e le stelle del firma-
mento, il suo animo era inondato di indicibile
gaudio. Perfino per i vermi sentiva grandissimo
affetto, perché aveva letto che del Salvatore si
dice:
“Io sono verme e non uomo”
(Salmo 21);
perciò si preoccupava di toglierli dalla
strada nascondendoli in un luo- go
sicuro, perché non fossero
schiacciati dai passanti...”
Così si legge in una famosa
biografia di
San Francesco
, quella
di Tommaso da Celano. E tutte le fonti
sono concordi nel riferire che egli, sano
o malato che fosse,
traboccava
di
amore e tenerezza per tutti
gli uomini
: non solo si donava comple-
tamente ai suoi frati, ma era generoso
verso chiunque, in particolar modo con chi era
povero e bisognoso, al punto che si privava an-
che dell’indispensabile, per offrirlo con grande
letizia.
I confratelli erano preoccupati a causa dei
suoi eccessi di amore fraterno, a tal punto che
il ministro generale e il suo guardiano gli ave-
vano comandato di non cedere la tonaca ad al-
cun frate senza permesso. La loro preoccupa-
zione era comprensibile, almeno stando a quan-
to si legge in un’altra biografia.
“Mentre percorreva una regione predican-
do, accadde che due frati francesi lo incontra-
rono ed ebbero da lui una profonda consolazio-
ne. Al momento del commiato, spinti da devo-
zione, gli chiesero la sua tonaca
per amore di
Dio
. Ed egli, appena ebbe udito invocare l’a-
more di Dio, si tolse la tonaca e rimase nudo
per qualche ora...”
Vien da dire, naturalmente con il massi-
mo rispetto, nudo come un verme!... e per amo-
re di Dio: quale gioia per Francesco, sempre
più simile al suo amato Maestro, Gesù, di cui si
dice, tra l’altro,
“spogliò sé stesso, assumendo
la condizione di servo”
. ( Fil. 2,7 )
E se il Figlio si è reso obbediente al Padre
per la nostra salvezza, anche Francesco
per a-
more di Dio
si spoglia di ogni volontà propria
e cammina con gioia dietro Gesù, mettendo i
piedi nelle Sue orme: quei frutti di fraternità
che tanto ci affascinano maturano lungo un
cammino di rinunce, liberamente scelte e dav-
vero feconde, perché un cuore che si spoglia e
resta vuoto di desideri si rende capace di ac-
cogliere i bisogni del fratello.
“Noi
sappiamo che siamo
passati dalla
morte alla vita perchè amiamo i fra-
telli
.”
(1 Gv. 3,14)
E’ quindi ora di risorgere, di rinunciare
un poco a noi stessi e imparare a guardarci
l’un l’altro con sguardo buono e compassione-
vole; è ora di accettare, capire e per-
donare le nostre piccole, reciproche
mancanze; è ora di entrare in chiesa,
inginocchiarsi davanti al tabernacolo e poi pro-
vare a mantenere lo stesso atteggiamento di
umile rispetto anche nei confronti di ogni per-
sona che incontreremo durante la giornata.
Per amore di Dio
, è tempo di amare in
modo semplice e affettuoso i fratelli, come
suggerisce un altro padre francescano, Ignacio
Larranaga.
“Noi non possiamo far felice nessuno. Ma
possiamo sempre
offrire
sorsi di felicità e
ca-
lici di affetto
con atteggiamenti, gesti, vicinan-
ze, sguardi, sorrisi e incoraggiamenti... Certo
non avremo fatto felice nessuno, ma avremo
sparso piccole porzioni di felicità!
E’ una bella abitudine quella di distribui-
re sorsi di felicità, calici di gioia, piccole por-
zioni di incoraggiamento e di speranza. E’ così
facile! Basta uscire da se stessi e andare con
semplicità verso gli altri”.
M
ARIA
L
UISA
PER AMOR SUO
A.A.A. 50ENNI CERCASI: GIOVEDÌ 27 MARZO 2008
I nati nel 1958 (50enni!) che guideranno la processione della Madonna durante la festa
patronale, sono invitati Giovedì 27 marzo alle ore 21 presso il Centro.
Per informazioni: Giancarlo 338.7464371