Pagina 8 - Il Tassello

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MI RITORNI IN MENTE…
C’è un grande prato verde
dove nascono speranze
che si chiamano ragazzi
Questo è il grande prato dell’amore.
Uno non tradirli mai, han fede in te
Due non li deludere,credono in te
Tre non farli piangere,vivono in te
Quattro non li abbandonare,ti mancheranno
Quando avrai le mani stanche tutto lascerai
per le cose belle ti ringrazieranno
piangeranno per gli errori tuoi.
E tu ragazzo non lo sai
ma nei tuoi occhi c’è già lei
ti chiederà l’amore ma
l’amore ha i suoi comandamenti.
Uno non tradirla mai,ha fede in te
Due non la deludere,lei crede in te
Tre non farla piangere,vive per te
Quattro non l’abbandonare,ti mancherà
E la sera cercherà tra le braccia tue
tutte le promesse tutte le speranze
per un mondo d’amore.
UN MONDO D’AMORE
I NUOVI CONFESSIONALI
Diamo il benvenuto ai nuovi Confessionali, luoghi dove si assorbe
il perdono di Dio! Una sistemazione più attenta alle persone, che faci-
lita l’incontro e il dialogo, favorirà la percezione del Signore che ci
concede la pace del cuore! Abbiamo bisogno di segni che parlino, che
dicano meglio gli eventi dell’amore di Dio. Abbiamo bisogno di scoprire
l’importanza di un Sacramento che permette a Dio di agire entro il
dialogo fraterno con il sacerdote. Sia per tutti un luogo di grazia!
Questa canzone di Migliacci, Zambrini, Romitelli cantata da Gianni Morandi è del 1967. E’
un classico con la “C” maiuscola, che ovviamente tutti conoscono, ragazzi e adulti. Quarant’anni
ma non li dimostra, con due messaggi importanti: il primo è di arrivare ad avere le mani stanche,
perciò di fare, d’essere propositivi, di interessarsi, di costruire rapporti, di non trascorrere le pro-
prie giornate delegando a qualcuno o non facendo o tanto peggio dando dello scemo a chi lavora
magari anche per te. E quindi avere il diritto di essere stanchi e qualche volta avere il piacere di
sentirsi dire qualche “grazie” oppure essere rincuorati dopo qualche fallimento.
Il secondo messaggio è in fondo alla canzone ed è in pratica il manifesto del vero amore che
non ha nemmeno troppo bisogno di essere commentato. Basta solo metterlo in pratica veramente,
senza se e senza ma, e la cosa deve essere reciproca anche se il testo sembrerebbe solo al maschile.
I verbi tradire, deludere, piangere e abbandonare sono dei macigni che spesso s’incontrano sulle
strade della vita ed a volte è difficile schivarli ma mi viene spontaneo pensare corretto: le promesse
e le speranze per un mondo d’amore sono sempre lì dietro l’angolo, magari alla fine di una giornata
pesante quando tornando a casa c’è lei (o lui) che t’aspetta a braccia aperte.
GI
OVANNI
G
RAMPA