Pagina 9 - Il Tassello

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Non so cosa abbia
spinto Don Norberto a dire
“perché non facciamo una
biciclettata? magari a Lo-
reto…?” Non so cosa mi
abbia spinto a dire “perché no, magari una fiac-
colata in bicicletta” (pensieri di 6/7 mesi fa)
potremmo partire dai nostri amici frati che con
la loro presenza e, la fiamma dello spirito den-
tro di loro, hanno illuminato e riscaldato i no-
stri cuori.
Non so cosa abbia spinto 20 persone ad
essere disponibili a partecipare a questa fiacco-
lata.
Non so cosa abbia spinto, per esempio,
Rino a presentarsi con la bicicletta e dire non
vado mai in giro la domenica in bicicletta, ma
posso venire anch’io come atleta? e quando è
stato il suo turno non si è fermato dopo i 15
km, ma ha voluto continuare
incitato e aiutato dagli al-
tri… o Nino che veniva da
fuori e saputo dal nipote
della fiaccolata ha voluto
esserci… o Stefano che
nonostante gli impegni di
lavoro ha fatto di tutto per
partecipare e ha guidato il
suo furgone per 12 ore il sabato e 12 la dome-
nica… o chi dopo aver pedalato saliva alla gui-
da del pulmino, e sono solo alcuni esempi per-
ché per ognuno dei partecipanti ci sarebbe da
scrivere.
So però che tutti alla fine erano stanchi,
ma soddisfatti di aver portato a termine, dopo
aver percorso mezza penisola, questo piccolo
ma significativo gesto, di aver portato questa
fiamma simbolo dello Spirito Santo, che contri-
buisca ad illuminare la strada a Don Attilio per
la crescita cristiana della nostra parrocchia e
che riscaldi ancor di più i nostri cuori affinché
dentro di loro possiamo tenere un spazio per
Don Norberto e accogliere con calore e amore
Don Attilio.
L’ idea è partita
una sera di maggio da-
vanti a un bicchiere di
birra. E’ stata appoggiata
subito da un gruppo di
persone un po’ “fuori di te-
sta”.
Ci siamo ritrovati in quattordici quasi im-
provvisati ciclisti, più sei persone per l’ orga-
nizzazione e il supporto mezzi, e siamo partiti
alla volta di Loreto dai nostri “amici Frati” che,
come sempre, ci hanno accolto a braccia aper-
te.
A Loreto, la mattina della partenza, ab-
biamo partecipato alla Santa Messa officiata
dal “solito” Padre Alessandro che tra il serio e
il faceto ci ha ricordato le possibili difficoltà
che potevamo incontrare sulla strada del ri-
torno. Accesa con qualche difficoltà la fiac-
cola siamo partiti prima verso Rimini e poi ver-
so Bologna, le due tappe del primo giorno.
Abbiamo trovato alcuni ostacoli (come
predetto da Padre Alessandro) nell’attraversa-
mento di qualche città e nel vento, ma abbiamo
stretto i denti e ne siamo usciti senza grossi
problemi.
La mattina seguente, dopo il pernotta-
mento a Bologna, siamo ripartiti e, sinceramen-
te, siamo stati sin troppo veloci nel raggiungere
la meta finale.
Finalmente siamo arrivati con la fiaccola
nella nostra Chiesa dove ci aspettavano i par-
rocchiani (pochi per verità!), ma non ci faceva-
mo molte illusioni sulla partecipazione a que-
sto evento.
Comunque non molleremo: questa è stata
la prima esperienza di “bici-fiaccola”, ma ne
seguiranno altre perché in fondo siamo un
po’ “fuori di testa”.
Infine qualche ringraziamento.
Grazie a quella persona che ha la-
vorato in silenzio dietro le quinte, telefo-
nando e spedendo raccomandate ed e-mail
per avere i permessi necessari all’attraversa-
mento dei comuni.
Grazie a quelle persone che hanno messo
mano al portafoglio e hanno permesso tutto ciò.
Grazie infine alla nostra fiaccola che con
la sua luce ci ha accompagnato per tutto il per-
corso senza mai spegnersi, soprattutto dentro di
noi, dandoci la forza di continuare e portare la
Luce da una parte all’altra del mondo cristiano.
Morale: parafrasando le canzoni dei Frati
“Accendi una luce e la strada si apre!”
D
ANIELE
E
P
AOLINO
20 –21 SETTEMBRE 2008
LORETO - MADONNA REGINA
LIBERI
PENSIERI
SU UNA
STRANA
FIACCOLA
A DUE
RUOTE