Pagina 6 - Il Tassello

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festa è ...
I lettori più attenti del Tassello (dovrebbero
essere i soliti 25 di manzoniana memoria)
si ricorderanno che l’articolo del
numero precedente terminava
con la rassicurazione aF. che,
dopo la visita alla basilica di
sant’Ambrogio insieme alla
sua classe IV B, sarebbe
stata progettata un’altra usci-
ta didattica; ed infatti, un po’ a
fatica, si è riusciti ad organizzare un’uscita alla
mostra su De André a Genova. Il personaggio
(De André) è controverso perché abbina una
poetica musicale legata a temi quali la giusti-
zia e la religione a una vita sregolata quasi
“maledetta”. Basti pensare al suo consumo
smodato di sigarette (anche mentre cantava)
e alla dipendenza dall’alcool per lunghi anni.
Di tutto questo se ne è parlato in classe prima
di affrontare la mostra ed ha sollecitato varie
riflessioni, i ragazzi e le ragazze hanno una
solida cultura musicale in quanto frequentano
appunto l’indirizzo musicale del liceo e ed è
stato molto facile coinvolgerli: i temi cari a De
Andrè hanno fatto vibrare immediatamente le
corde emotive dei ragazzi.
Dunque ritrovo in stazione centrale aMilano
alle 7.50. Io arrivo con 5’ di anticipo, qualcuno
è già li: c’è entusiasmo e voglia di stare insie-
me. Questa volta partecipano tutti gli alunni
e non solo chi si avvale dell’insegnamento di
RC, di prof. siamo in tre (due di “sostegno”). Il
gruppo è ben assortito e Giuseppe ha portato
una chitarra che, appena partiti da Milano, ci
farà compagnia per buona parte del viaggio in
treno. E poi...è stata tutta
una festa! La festa dello
stare insieme. I ragazzi
svantaggiati hannogoduto
delle attenzioni di chi non
lo è e tutti hanno potuto
vivere la giornata in modo
sereno.Lapasseggiata (30’
Sorrisi, canzoni
e attenzioni
circa) dalla stazione al museo a
piedi è scivolata via con serenità,
la visita alla mostra, la focacceria, il
porto antico “prof. ma la spiaggia non
c’è…?”, il mare, la passeggiata di ritorno in
stazione e ancora un po’ di chitarra sul treno,
i molti perché sulla vita e sulla morte stimolati
dalle storie di De Andrè. Il tutto condito da un
gioioso rispetto per l’altro, in particolare di chi
si trova in difficoltà, e da una sana voglia di
stare insieme. Anche Mario, che ha una stam-
pella a causa di una brutta distorsione, ripete
più volte di non preoccuparsi per lui che “ce
la faccio, non c’è problema” ma si è visto che
ha fatto fatica a stare in gruppo senza far pe-
sare questa sua oggettiva difficoltà.
Sui muri della metro questa volta potrem-
mo scrivere:
Ehi studente! lo sai che si può fare
festa senza sgangherarsi con droghe e alcool?
Basta rispettare gli altri ed apprezzare le cose
semplici. Chiedi sempre in IV B come fare...
È stata una giornata di festa anche se era
giovedì.
P.S. La mostra è stata bella, coinvolgente e
ricca di effetti speciali. Il visitatore è immerso
totalmente nella musica e nelle storie del can-
tautore genovese. Sembra quasi una visita in
un mondo parallelo ormai scomparso (Faber
è morto 10 anni fa’) fatto di sogni, di incer-
tezze, di paure e di voglia di comunicare, di
conoscere e parlare con la gente. La visita non
ti lascia indifferente e ti rendi conto dopo che
esci da Palazzo Ducale diverso da come sei
entrato. Ciao Marinella, Piero, Andrea, addio
Boccadirosa, ciao Pescatore continua a spez-
zare il pane per chi dice ho sete ho fame, per
noi invece
...fu il calore di un momento
poi via di nuovo verso il vento
davanti agli occhi ancora il sole
dietro alle spalle un pescatore
Andrea