Pagina 3 - Il Tassello

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Io, Tu, Noi Famiglia
in questo numero
1. C
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Don Attilio
2. L
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famiglia
Don Peppino
3. L
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Don Giuseppe
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Suor Cristina
5. F
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Noemi Bettin
6. I
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famiglia
Serena Camerini
7. S
anta
polenta
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Silvio Ceranto
8. L
e
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e
la
loro
grande
famiglia
Luca Tessaro
9. L
ettera
dalle
famiglie
di
S
arajevo
Dzana
10. Q
uasi
un
dipinto
Maria Luisa Lualdi
CALENDARIO
11. L
a matassa
Andrea Inzaghi
12. P
adre
davvero
Giovanni Grampa
13. P
er
generazioni
e
generazioni
...
Antonella Bellotti
14. F
amiglie
Chiara Pesenti
15. C
iucciati
il
calzino
Matteo Tognonato
16. I
bimbi
che
nascono
dal
cuore
Rita Negrelli
17. F
amiglia
:
che
passione
!
Antonella Martino
tà, di diritti e doveri (C.C.C.
2203).
La famiglia quindi è la cel-
lula originaria della società, è
la società naturale in cui l’uo-
mo e la donna sono chiamati
al dono di sé nell’amore e nel
dono della vita. Al di fuori di
questi concetti non c’è fami-
glia, anche se qualcuno vuol
far passare per famiglia ciò
che famiglia non è.
Ora la famiglia è in crisi,
crisi di identità e crisi econo-
mica.
Nei messaggi di fine anno da
tutte le cattedre civili e religio-
se sono stati messi in evidenza
valori condivisi sul concetto e
sul valore di famiglia. La fa-
miglia come scuola naturale di
solidarietà, di coesione sociale
rappresenta un matrimonio
oggi purtroppo misconosciu-
to. Eppure la famiglia è come
quegli alberi che con le loro
radici impediscono al terreno
di franare sotto il diluvio.
Tutti i politici e tutti i par-
titi alla vigilia delle votazioni
fanno grandi affermazioni e
grandi promesse, ma poi : de-
lusione.
“La famiglia, afferma Ma-
rio Sberna, presidente dell’As-
sociazione famiglie nume-
rose in Italia, continua a
sperare in un sussulto di
dignità da parte delle per-
sone che sono state elette al
seguito di promesse precise
sulle politiche per la fami-
glia, ma che continuano
a ignorarle. Prima hanno
detto che era colpa dell’11
settembre, ora spiegano
che c’è la crisi e poi biso-
gna spendere per il ponte
di Messina. Intanto le fami-
glie del sud sono ancora più
povere: non mangiano, ma
potranno attraversare lo
stretto in automobile.”
L’articolo 31 della Co-
stituzione Italiana afferma:
“LaRepubblica agevola con
misure economiche ed altre
provvidenze la formazione
della famiglia e l’adempi-
mento dei compiti relativi
con particolare riguardo
alle famiglie numerose.”
Riflette ancora Sber-
na: “Se i Padri Costituenti
hanno sottolineato questa
situazione, non si capisce
come chi governa possa
continuare a far finta di
niente o a limitarsi a dire
che facendo interventi a
favore di aziende o delle banche
in realtà si aiutano le famiglie. Si
convincano invece che le fami-
glie, quelle vere, quelle normali,
quelle che i figli li hanno, li cre-
scono, li educano e li amano, sono
la parte migliore del Paese reale,
quello che “tiene”. È urgente che
se ne accorgano davvero.”
Ma c’è una Italia che non sta a
guardare e si rimbocca le mani-
che per aiutare chi si è impanta-
nato nelle sabbie mobili dei lavo-
ri persi o redditi che non bastano
più. È l’Italia dei samaritani che
si piega sulle ferite della disoccu-
pazione e delle famiglie che non
arrivano alla fine del mese. È
l’Italia della solidarietà, che non
conosce crisi e risponde all’emer-
genza della congiuntura negati-
va, arrivata fin sotto casa, quan-
do la Chiesa italiana la invita a
mobilitarsi, come è accaduto con
il fondo diocesano di Milano lan-
ciato dal Card. Tettamanzi che
ha distribuito sei milioni di euro
a famiglie in crisi di lavoro.
Gesto che è stato seguito da
tante altre Diocesi italiane e con
il “prestito della speranza”, ini-
ziativa della CEI, che ha dato
vita ad un fondo di garanzia per
le famiglie rimaste senza reddito.
Gesto seguito anche dalla nostra