Pagina 9 - Il Tassello

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Io, Tu, Noi Famiglia
Le api e la loro
grande famiglia
Avete mai osservato un al-
veare da vicino? ……. Sì, ef-
fettivamente può essere un
po’ difficoltoso e soprattutto
pericoloso, però, con le dovu-
te cautele si può fare! Ebbene,
a prima vista si noteranno api
che volano lontano, api che
arrivano, api che ronzano in-
sistentemente attorno al nido
senza una precisa motivazio-
ne, api che camminano sen-
za un preciso ordine sul nido
stesso, a volte quasi calpestan-
dosi a vicenda…… proprio
UN GRAN CAOS!!! Ma…
aspetta, osserva più attenta-
mente quelle api che arrivano
al nido: sembrano provenire
tutte dalla stessa direzione, o
per lo meno da poche direzio-
ni precise; ugualmente quelle
che volano lontano, sembrano
andare tutte verso poche mete
precise! Mmm… possibile che
ci sia un’organizzazione? Av-
viciniamoci, più vicino!! Dai
forza, sei al sicuro, indossi la
tuta apposita, non ti punge-
ranno!
Seguiamo un’ape che è ap-
pena giunta, è un’ape botti-
natrice, quella che raccoglie
il nettare, quella che si vede
svolazzare freneticamente da
un fiore all’altro raccogliendo
quell’importantissimo cibo che
il fiore, furbescamente, produ-
ce proprio per loro (già perché
al fiore l’ape è molto utile e
quindi per attirarla produce il
nettare… ma questo è un altro
argomento…). Le sue zampe
posteriori sono rigonfie e gial-
le, posseggono una cestella (si
chiama proprio così) piena di
polline. La nostra ape bottina-
trice è appena arrivata da un
campo di fiori, riversa il polli-
ne direttamente nelle celle dei
favi, ma non è finita, si avvici-
na ad altre api del favo a cui
rigurgita una sostanza scirop-
posa: è il nettare già parzial-
mente lavorato; queste ultime
lo raccolgono, lo lavorano ul-
teriormente e lo trasformano
in miele, sistemandolo nelle
apposite celle da miele.
Ma allora non è tutto caos!
Osserviamo ancora: la nostra
ape ha un comportamento
strano, sembra stia danzando,
segue percorsi, gira su se stes-
sa, movimenti precisi e ripetu-
ti…e alcune altre api dell’al-
veare stanno a guardare!
Terminata la danza quelle a
lei più vicine partono in volo
e si dirigono esattamente
nella stessa direzione dalla
quale è giunta la nostra ape,
eh sì! Quella danza non era
altro che uno dei loro modi
di comunicare, le ha indica-
to dove c’è un grande prato
fiorito da cui raccogliere net-
tare e polline…
Già, quel favo che sem-
brava un gran caos, in realtà
è una società ben organizzata,
è una grande colonia con varie
attività sociali e ogni ape ha
compiti ben precisi.
C’è, ovviamente, la famo-
sa ape regina, la più grande;
si è nutrita di pappa reale per
diventare così, si occupa del-
la deposizione di uova, sem-
pre e solo uova…non dirige
l’alveare, non ce n’è bisogno,
ogni ape sa esattamente cosa
fare…. Ci sono “i poveri” ma-
schi o fuchi: hanno una vita
breve e sono in pochi, il loro
compito è solo quello di fecon-
dare la regina (….), una sola
volta, dopodiché muoiono….
E ci sono le api operaie, le più
numerose e le più indaffarate.
Nei primi giorni di vita un’ape
operaia si occupa delle celle
del favo, pulisce quelle già uti-
lizzate e leviga quelle di nuova
costruzione, successivamente
diventa capace di produrre la
pappa reale per di nutrire le
larve delle future regine, di
elaborare il nettare e il polli-
ne per fare il miele e nutrire le
altre larve. Passano due setti-
mane e diventa capace di pro-
durre la cera, da nutrice di-
venta così costruttrice di favi.
Terminata anche questa fase,
le operaie si spostano all’ester-
no dell’alveare, volano intorno
al favo difendendolo dai ne-
mici; trascorso ancora qualche
giorno, diventano api bottina-
trici, portando al nido nettare,
polline e acqua che servono al
sostentamento di tutte. Tut-
te rispettano il proprio ruolo,
tutte lavorano per la vita della