Pagina 19 - Il Tassello

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Buon appetito?
... l’agenda
un serio itinerario di iniziazione cristiana
per i molti che desideravano far parte della
chiesa (siamo poco dopo l’editto di Milano
del 313), e la necessità di ridefinire l’istitu-
to sacramentale della penitenza.
Per assolvere la prima istanza le dome-
niche di Quaresima vennero strutturate
come un cammino battesimale nel quale
i catecumeni potessero apprendere i rudi-
menti della fede battesimale e cristiana.
I segni di questa scelta sono ancora ben
visibili nella liturgia attuale di Quaresima
e in modo particolare nelle letture della
santa messa, incentrate sul tema dell’ac-
qua, dello spirito, dell’unzione, della vita
nuova ecc.
Per riformare l’istituto sacramentale del-
la penitenza si insistette ulteriormente
sulla componente penitenziale (digiu-
no, elemosina e preghiera) già tipico del
tempo. Ricordo che l’unica possibilità di
ricevere in vita il perdono delle colpe si
giocava nella partecipazione all’
ordo pe-
nitentium
, che sfociava nella celebrazio-
ne del sacramento il giovedì santo, per
poter così prendere parte alla celebrazio-
ne eucaristica della messa in
coena do-
mini
.
I tratti tipico della Quaresima Ambro-
2.
siana
Milano non ha mai conosciuto l’antici-
pazione della Quaresima al mercoledì,
conservando l’antica tradizione. Nel se-
colo X si instaurò l’uso di celebrare il
rito
del congedo dall’Alleluia
, proprio nella
prima domenica di Quaresima. Nei se-
coli questa domenica si riempì in manie-
ra spropositata di canti alleluiatici tanto
che Carlo Borromeo, vedendo in essi un
pericoloso prolungamento del carnevale,
decretò che fossero sospesi. È rimasta
traccia di questo rito solo nei primi ve-
spri di ingresso in Quaresima, dove an-
cora si canta l’alleluia.
Tratto tipico della spiritualità Quaresi-
male ambrosiana è il forte accento batte-
simale testimoniato in modo particolare
nelle messe del sabato e della domenica.
La liturgia ambrosiana ha conservato la
regola della sospensione della celebra-
zione eucaristica nel giorno di venerdì;
secondo il cardinal Ildefonso Schuster
questa sospensione fu dovuta al pro-
lungamento nella notte della preghiera
comunitaria serale del venerdì di Qua-
resima, che sfociava così naturalmente
nell’alba del sabato.
La regola del digiuno e della penitenza
3.
Sono giorni e tempi di penitenza del-
la chiesa universale tutti i venerdì
dell’anno e il tempo di Quaresima (can.
1250)
Il primo venerdì di Quaresima (il mer-
coledì delle ceneri per il rito romano) e
il venerdì santo sono giorni di digiuno e
di astinenza dalle carni (can. 1251)
Gli altri venerdì di Quaresima sono di
astinenza dalle carni
Per gli altri venerdì dell’anno non si fa
stretto obbligo di astinenza dalle carni,
lasciando ai fedeli la libertà di scelta di
altre opere penitenziali in sostituzione
dell’obbligo penitenziale (can. 1253)
L’età che obbliga all’astinenza dalle
carni (e all’eventuale esercizio peniten-
ziale sostitutivo) è il 14° anno compiu-
to; hanno l’obbligo del digiuno tutti i
maggiorenni sino al 60° anno iniziato.
Tuttavia i pastori d’anime e i genitori
si adoperino perché anche coloro che
non sono tenuti alla legge del digiuno
e dell’astinenza a motivo dell’età, siano
formati al genuino senso della peniten-
za (can 1253)