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Buon appetito?
... l’agenda
un serio itinerario di iniziazione cristiana
per i molti che desideravano far parte della
chiesa (siamo poco dopo l’editto di Milano
del 313), e la necessità di ridefinire l’istitu-
to sacramentale della penitenza.
Per assolvere la prima istanza le dome-
niche di Quaresima vennero strutturate
come un cammino battesimale nel quale
i catecumeni potessero apprendere i rudi-
menti della fede battesimale e cristiana.
I segni di questa scelta sono ancora ben
visibili nella liturgia attuale di Quaresima
e in modo particolare nelle letture della
santa messa, incentrate sul tema dell’ac-
qua, dello spirito, dell’unzione, della vita
nuova ecc.
Per riformare l’istituto sacramentale del-
la penitenza si insistette ulteriormente
sulla componente penitenziale (digiu-
no, elemosina e preghiera) già tipico del
tempo. Ricordo che l’unica possibilità di
ricevere in vita il perdono delle colpe si
giocava nella partecipazione all’
ordo pe-
nitentium
, che sfociava nella celebrazio-
ne del sacramento il giovedì santo, per
poter così prendere parte alla celebrazio-
ne eucaristica della messa in
coena do-
mini
.
I tratti tipico della Quaresima Ambro-
2.
siana
Milano non ha mai conosciuto l’antici-
•
pazione della Quaresima al mercoledì,
conservando l’antica tradizione. Nel se-
colo X si instaurò l’uso di celebrare il
rito
del congedo dall’Alleluia
, proprio nella
prima domenica di Quaresima. Nei se-
coli questa domenica si riempì in manie-
ra spropositata di canti alleluiatici tanto
che Carlo Borromeo, vedendo in essi un
pericoloso prolungamento del carnevale,
decretò che fossero sospesi. È rimasta
traccia di questo rito solo nei primi ve-
spri di ingresso in Quaresima, dove an-
cora si canta l’alleluia.
Tratto tipico della spiritualità Quaresi-
•
male ambrosiana è il forte accento batte-
simale testimoniato in modo particolare
nelle messe del sabato e della domenica.
La liturgia ambrosiana ha conservato la
•
regola della sospensione della celebra-
zione eucaristica nel giorno di venerdì;
secondo il cardinal Ildefonso Schuster
questa sospensione fu dovuta al pro-
lungamento nella notte della preghiera
comunitaria serale del venerdì di Qua-
resima, che sfociava così naturalmente
nell’alba del sabato.
La regola del digiuno e della penitenza
3.
Sono giorni e tempi di penitenza del-
•
la chiesa universale tutti i venerdì
dell’anno e il tempo di Quaresima (can.
1250)
Il primo venerdì di Quaresima (il mer-
•
coledì delle ceneri per il rito romano) e
il venerdì santo sono giorni di digiuno e
di astinenza dalle carni (can. 1251)
Gli altri venerdì di Quaresima sono di
•
astinenza dalle carni
Per gli altri venerdì dell’anno non si fa
•
stretto obbligo di astinenza dalle carni,
lasciando ai fedeli la libertà di scelta di
altre opere penitenziali in sostituzione
dell’obbligo penitenziale (can. 1253)
L’età che obbliga all’astinenza dalle
•
carni (e all’eventuale esercizio peniten-
ziale sostitutivo) è il 14° anno compiu-
to; hanno l’obbligo del digiuno tutti i
maggiorenni sino al 60° anno iniziato.
Tuttavia i pastori d’anime e i genitori
si adoperino perché anche coloro che
non sono tenuti alla legge del digiuno
e dell’astinenza a motivo dell’età, siano
formati al genuino senso della peniten-
za (can 1253)