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Buon appetito?
dì! Stai pur certo che se digiuni, qualche chilo di
troppo lo perdi…
È vero, la Chiesa propone il digiuno in alcu-
ni periodi dell’anno e ci obbliga ad esso durante
alcuni giorni di Quaresima! Ma il valore di que-
sto obbligo non sta nella conquista di una linea
snella e scattante, ma la Chiesa impregna questo
gesto di un significato molto profondo. Vivere
l’esperienza del digiu-
no è per ricordarci
che “non di solo
pane vive l’uomo
ma di ogni parola
che esce dalla boc-
ca di Dio”. Posso
anche privarmi del
cibo o decidere di
non mangiare
per qualche
giorno: vivo
ugualmente. Se mi astengo dall’ascoltare la Parola
di Dio o vivo come se Dio non esistesse o non c’en-
trasse nulla nella mia vita, alla prima difficoltà è
facile lo scoraggiamento, l’arrabbiatura o coltiva-
re un sentimento di rancore o vendetta.
La scelta di privarsi del cibo durante la Quare-
sima è per esaltare ciò che nella vita del cristiano
è essenziale: il legame con Dio. Il cibo non diventa
protagonista di quel periodo, ma lo è Dio.
Nella dieta invece il cibo diventa protagonista,
perché per ottenere i risultati è importante rispet-
tarla sempre e nei minimi dettagli che vengono
suggeriti. Il cibo non viene condiviso dal resto del-
la famiglia: va preparata la dose che la dieta ordi-
na con un certo tipo di condimento o addirittura
senza condimento, privandoti di ogni gusto per il
cibo e per la tavola!
Allora non ci resta che intraprendere il nostro
cammino nella preghiera e nel digiuno: ne gio-
veranno il corpo e soprattutto lo Spirito!
Buon digiuno!
Suor Cristina
A
scuola ho da poco studiato che l’uomo
avverte infiniti bisogni e che l’istinto lo
porta a procurarsi i mezzi o i beni volti
a soddisfarli.
Tra questi bisogni, in primis, vi è la fame.
Eh sì: quante volte durante il corso della gior-
nata ci capita di avvertire il cosiddetto”buco
allo stomaco”?
E quante volte passando
Il nostro rapporto
con il cibo
davanti ad una pasticceria o ad una panette-
ria ci ritroviamo ad avere l’acquolina in boc-
ca? Per quanto riguarda la prima domanda
sono sicura che quasi per tutti la risposta sia
sì...anzi! Magari a qualcuno la fame viene
anche la notte, un po’come nei film america-
ni, dove si vedono persone di tutte le età che
zitte zitte scendono dal letto e si fiondano sul
frigorifero.
Per quanto riguarda la seconda domanda,
penso che anche in questo caso la risposta sia
sì, ma a me viene spontaneo in queste occa-
sioni (mi sto riferendo alla vista di qualche
prelibatezza) chiedermi se la fame che in
quel momento sto avvertendo è reale, au-
tentica, o se è soltanto un desiderio che mi
attraversa la mente solo per un secondo,
il tempo di voltare l’angolo e lasciare la
pasticceria alle spalle.