Pagina 11 - Il Tassello

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Colorare
libri e con eventuali donazioni, allo sviluppo di pro-
getti a favore dei più deboli.
• Le espressioni virgolettate dell’autrice sono tratte dall’in-
tervista che Susanna Tamaro ha rilasciato a Fabio Fa-
zio, durante la trasmissione: CheTempoCheFa, serata del
27.01.2013, Rai 3.
* È possibile ascoltare gratuitamente tutti i brani musicali
citati nell’articolo su: Spotify, collegandosi a
i n t e r ne t
Metto inoltre a disposizione, per chi lo desidera, i libro in-
trodotto.
m.elisarizzotto@virgilio.it
Maria Elisa
B
asta fare un click sulla
rete, youtube, musica, di-
gitare “verde” di Guido
e Maurizio De Angelis e potrete
ascoltare una bellissima musica.
Se poi assieme alla musica sono
associate le immagini di paesag-
gi veramente belli, il messaggio è
arrivato.
“Verde” è stata composta sul
finire degli anni settanta ed è
stata la colonna sonora di nume-
rosi programmi televisivi e docu-
mentari sulla natura. Rilassa-
tevi, chiudete gli occhi e, mentre
ascoltate le note, fatevi traspor-
tare dalla fantasia e pensate solo
cose belle.
Nella musica i colori sono stati
oggetti di svariate canzoni: oltre
ad “Azzurro” di Celentano, “Ce-
leste” della Pausini, “Nel blu di-
pinto di blu” di Modugno, “Sere
nere “ di Tiziano Ferro (per ci-
tarne solo alcune) moltissimi
altri cantanti hanno inserito un
colore nei titoli dei loro brani.
Mi piace il verde, probabil-
mente mi ha trasmesso la pas-
sione mia moglie, è un colore ri-
posante e secondo me trasmette
sensazioni positive.
Per scelta, tralascio di par-
lare dei lati negativi del verde
(essere “al verde”, essere verde
di rabbia…chi non ricorda “l’in-
credibile Hulk”, i tappeti verdi
dei casinò, autentiche voragini
di denaro) ed invece mi butto a
capofitto in un bel paesaggio di
montagna.
Prati, abeti, pini, il bosco dalle
mille sfumature, insomma sono
un festival del verde. Il verde lo
trovi anche sul lago, in quelle
giornate grigie, dove per contra-
sto l’acqua assume quel colore
verdastro che qualche volta in-
cupisce. E poi c’è il verde acqua,
una tonalità più chiara tipica
di certi pullover primaverili che
mette allegria.
Per continuare c’è il verde
(oggi anche sintetico) dei campi
di calcio, lo sport nazionale che
rimane per tanti un momento im-
portante di aggregazione. Se poi
il mondo del calcio incomincias-
se finalmente a tifare pro e non
contro, come succede da sempre
nei palasport della pallavolo, un
esempio di civiltà, il verde del
campo diventerebbe sicuramente
più intenso.
Se mi guardo intorno, dovun-
que sia, trovo sempre qualcosa di
verde: mi è facile affermare che il
verde è in natura il colore domi-
nante e pensare che non sia un
colore primario dato che nasce
dall’incontro fra il giallo e il blu.
E allora: un hurrah per il ver-
de, il colore simbolo della pri-
mavera (la rinascita della natu-
ra), ma anche portabandiera del
Natale (qualcuno di voi non ha
mai “fatto l’albero”?) e ancora
ben rappresentato in estate e più
ancora d’autunno quando il ver-
de sfuma nel giallo o nel rosso di
certi magnifici giardini.
Il verde lo troviamo tutti i
giorni anche sulle nostre tavole:
le verdure che mangiamo quoti-
dianamente hanno le sfumatu-
re di verde più svariate, piselli,
insalata, spinaci e chi più ne ha
più ne metta…. Per non parlare
dell’uva che secondo me è una
frutta squisita.
Per finire: cerchiamo tutti di
amare il più possibile questo co-
lore.
Il verde è il simbolo della pace
(Greenpeace ne è un vanto) e, se
posso fare un collegamento auda-
ce, la pace viene dalla preghiera
e dal rapporto positivo con Dio.
Non credo di aver mai visto un
Dio colorato di verde, ma credo
che, nella quiete del suo amo-
re, il verde rappresenti un co-
lore dominante.
Giovanni
Verde
Mi ritorna in mente