Pagina 7 - Il Tassello

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Colorare
V
ERDURE
AL
CURRY
(
X
4)
1 cavolfiore
1 peperone rosso o giallo
4 pomodori ramati ben maturi
1 patata grossa
2 carote
1 peperoncino fresco (se piace)
Curry, semi di cumino, olio e sale q.b.
Separare le cimette del cavolfiore, tagliare le patate a cubetti e le verdure a pezzi.
In una pentola bassa e larga versare 3-4 cucchiai d’olio e un cucchiaio da cucina di semi di cumino, far tostare
e quindi aggiungere il curry (1-2 cucchiaini). Unire le patate e far saltare a fiamma vivace. Unire quindi le altre
verdure, salare , coprire e cuocere a fiamma bassa, aggiungendo nel caso un poco d’acqua, fino a cottura delle
verdure (circa 15-20’, usando come parametro la cottura del cavolfiore).
Può essere servito come contorno di una mozzarella di bufala o con contorno di riso basmati semplicemente
lessato(magari colorato con qualche goccia di blu di metilene? Si può fare, ma è un po’ uno strafare…) ed
accompagnato da un vino bianco aromatico (gewurtztraminer, bianco di Custoza o verdicchio di Jesi)
Il pittore
Dalla parte della natura
N
ei giorni scorsi sono stato sulle Alpi Orobie,
nonostante il clima dello scorso mese non
sia stato dei migliori, la primavera è ormai
giunta anche qui e i prati si sono vestiti dei suoi
splendidi colori.
Complice l’abbondante pioggia che è caduta
nelle scorse settimane, l’erba era alta e di un verde
intenso con molte sfumature e tonalità, tra questi
alti ciuffi spuntavano mumerossimi fiori campestri.
Icomunifiorigiallidel
Tarassaco
eranodisseminati
come tanti pois su un tessuto verde, sempre gialli,
ma raggruppati in grosse macchie, spuntavano i
Ranuncoli dei campi;
più in là chiazze d’azzurro
svelavano la presenza del
Nontiscordardimè
, il
Latte
di Gallina
si presentava con il suo candore bianco ai
bordi dei prati mentre con un blu intenso facevano
capolino dall’erba alta l’
iva comune
e la
salvia campestre;
disseminato tra
i fili d’erba sbucava anche il rosa del
geranio volgare
…potrei continuare
ad elencare gli innumerevoli fiori
di campo che tingevano i prati
ma quello che più mi ha colpito
in questa tavolozza di colori era il
continuo andirivieni degli insetti
che instancabimente si posavano
sui fiori.Ogniqualvolta il sole faceva
capolino tra le nuvole numerosi
insetti riprendevano il proprio lavoro,
tra tutti, i più spettacolari erano le
farfalle, forse una delle poche specie di insetti che
sono più tollerate da noi….. esseri umani.
Già, perché le farfalle, come tutti gli insetti,
hanno 6 zampe, un corpo diviso in tre parti (un
capo, un torace e un addome), antenne sul capo, due
grandi occhi (sicuramente sproporzionati rispetto
alle dimensioni del corpo … secondo la nostra
visione antropica), uno strano apparato boccale
(una “proboscide”, che può essere arrotolata, con
la quale succhiano il nettare) ma soprattutto (ed
è forse questa la caratteristica che le salva dal
nostro “giudizio”) hanno 4 splendide ali. Le ali
delle farfalle sono molto grandi rispetto al corpo,
leggere e colorate … molto colorate, a volte con
sfumatore irripetibili, a volte cambiano colore a
seconda della posizione e dell’inclinazione con la
quale le stiamo osservando. I colori e
le loro diverse sfumature sono dovuti
a delle squamette che le ricoprono
interamente, queste squamette
sono la famosa polverina che resta
sulle nostre dita se tocchiamo le ali
impropriamente.
Ebbene: questi insetti, molto
numerosi, volavano di fiore in fiore,
come se stessero raccogliendo i colori
di ogni corolla e, come un pittore sulla
propria tavolozza, mescolassero le
tinte, per formare nuove e variopinte
sfumature.