Pagina 8 - Il Tassello

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Colorare
N
el 1725 un parruccone veneziano di nome
Antonio e di cognome Vivaldi
mise in musica Le quat-
tro stagioni, tra cui la Primavera,
costituita da tre movimenti che
rappresentano il canto degli uccel-
li (
allegro
), il riposo del pastore con
il suo cane (
largo
) e la danza finale
(
allegro
).
Il violino solista rappresenta un
pastore addormentato, le viole il la-
trato del suo fedele cane, mentre i re-
stanti violini le foglie fruscianti. Prima
dell’opera musicale del compositore
veneto,questa stagione fu “immortala-
ta” dal pittore fiorentino Sandro Botti-
celli nel 1482 in dipinto a tempera su tela; è un
tema che ha ispirato grandi artisti.
La primavera è il periodo dell’anno in cui si passa
dal lungo inverno (quest’anno più lungo del solito)
alla bella stagione, una sorta di numero di magia che
la natura ci regala ogni anno al momento della sua
rinascita; ovviamente non si tratta di prestidigitazio-
ne ma di un processo naturale. Di solito il tutto viene
annunciato dall’arrivo delle rondini col loro partico-
lare canto, nonché dal canto che sa di presa in giro
del cuculo, un infido essere che ruba il nido agli altri
uccelli deponendovi le proprie uova, facendo-
le poi covare alla specie defraudata:un vola-
tile delinquente.Si prosegue con la fioritura
degli alberi: quei rami tristi ed inquietanti
(qualcuno potrebbe definirli agghiaccianti)
si riempiono di nuovi meravigliosi colori,
restituendo al paesaggio delle campagne
una bellezza che fino a pochi giorni pri-
ma era impensabile immaginare, eppu-
re avviene ogni anno.
Tuttavia la bella stagione, oltre a
colorare quello che ci sta intorno, pos-
siede qualcosa di simile al lato oscuro
della forza di guerre stellari (preciso
che quella roba non mi piace):chi sof-
fre di allergie alle varie sostanze organiche che va-
gano nell’aria ad altitudine medio-bassa è costretto a
combatterla la primavera più che ad apprezzarla, ma
le varie medicine appositamente inventate rendono la
cosa più che sopportabile, almeno credo.
Ogni anno la natura si risveglia dai rigori invernali
regalandoci tutti i colori di cui è capace.
Vorrei chiudere con un pensiero per quel bambino
morto nell’attentato alla maratona di Boston, vittima
della follia umana, con l’unica colpa di aspettare al
traguardo il suo papà.
Matteo
La magia della natura
Dalla carrozzina di Matteo
Un turbinio di colori che rendevano vivo e vivace
il campo.
Mi piace pensare ai fiori di campo come ad
ognuno di noi, ogni colore rappresenta una persona
con la propria attidudine, capacità, volontà …. le
farfalle sono le mani di Dio che mescolano i colori
sulla tavolozza, affinché il campo brilli di luce e
di colore e il dipinto possa pian piano formarsi e
riplendere. Lasciamo agire le Sue mani, affinché
l’affresco possa essere sempre più bello e la via di
ognuno di noi un’esplosione di colori.
Luca
Il fascino di quegli occhi scuri…
Scrittori liberi
D
omenica guardavo con un’attenzione di-
versa una delle opere che si possono vedere
nella nostra, insolita, “galleria d’arte” della
chiesa: “La Resurrezione” di Rupnik, un mosaico
della Cappella della Nunziatura Apostolica a Pa-
rigi. Io non ho le competenze artistiche e liturgiche
per poter spiegare quest’opera, ma la curiosità mi
ha spinta a fare qualche ricerca. Il colore è cer-
tamente un protagonista nel fascino di un’opera,
è perciò particolarmente importante; grazie anche
alla luce che gli da vita può esprimere tutta la sua
bellezza.
Questo mosaico rappresenta Gesù risorto: è ve-
stito di bianco, il colore dello Spirito Santo. Sullo
sfondo alle sue spalle, Gesù ha la sua croce, che de-
limita il cielo rispetto la terra. Gesù ha una mano
rivolta verso il cielo e una verso la terra e con il suo
corpo unisce il divino con l’umano.
La divinità è rappresentata dal color rosso ed
è in oltre il colore del sangue, colore delle ferite
sulle sue mani e sul costato. Il blu, che in questo
caso ha più sfumature, è l’umanità. Il resto è pre-
valentemente dorato. L’oro esprime la santità e la
misericordia di Dio ed è il materiale più luminoso