Pagina 5 - Il Tassello

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Il campo è il mondo
attirare nelle trappole da lui preparate. Così, dopo
aver mangiato, elevava al cielo un canto di ringra-
ziamento, successivamente si divertiva ballando
utilizzando gli strumenti sopra citati. Strumenti
musicali e i canti divennero patrimonio di stre-
goni che utilizzavano l’arte dei suoni per funzioni
religiose ricordiamo “La danza della
pioggia”, “Della guerra”,
quella matrimoniale
o quella funebre. La
musica veniva tra-
mandata oralmente
come arte magica a
giovani che sarebbero
diventati successivamente, a
loro volta, nuovi stregoni. Massimo era il rispetto
che si portava a queste categorie che raffinavano
sempre più i loro canti, e i loro strumenti. Nell’an-
tica Grecia, nacquero gli “Aedi”, cantastorie che
giravano di corte in corte allietando i pomeriggi
o le cene dei sovrani. Tra i più famosi ricordiamo
Omero che cantava la guerra di Troia, con i suoi
eroi e il ritorno in patria di Ulisse (Odissea), Po-
emi classici che portano i titoli di “Iliade” storia
di Ilio (Troia) o “L’Odissea” storia di Ulisse famo-
so anche con il nome di “Nessuno”. (Ancora oggi
questi testi sono fatti studiare ai nostri scolari.) La
storia della musica europea ha poi un fortissimo
slancio con il “Canto Cristiano” e successivamen-
te con quello “Gregoriano”. Solo mille anni dopo
Cristo si incominciò a scrivere
la musica. Da allora lo svilup-
po musicale divenne un
campo talmente vasto
di composizioni sa-
cre o amorose, dei più
svariati tipi con accom-
pagnamento di strumenti
musicali per danze o
per le varie feste che
il popolo celebrava.
Ho parlato della
musica europea, ma
non dimentichiamo che al-
tri popoli e che diverse etnie hanno
sviluppato la loro arte, Ecco così, i canti e i vari
motivi musicali dell’Asia, dell’Africa dei “Pelleros-
sa americani”.
Tutti però hanno una cosa in comune, sono al
servizio dell’uomo in tutte le sue più svariate ne-
cessità. Ho parlato della nascita degli strumenti
che l’uomo ha imparato ad adoperare come suoni
segnali, che tutt’ora adopera, campanelli, clakson,
motori d’auto, di treni, ecc. e di suoni per la vita
quotidiana sia sotto l’aspetto religioso sia sotto
quello profano.
Il tema proposto dal Tassello è così vasto che vi
rimando ad articoli successivi.
Gianfranco
Semplicemente in oratorio
O
rmai è ufficiale: da set-
tembre 2013 i parroc-
chiani di S. Maria Regina
vedranno aggirarsi in oratorio
una figura nuova ed estranea. Di
chi si tratta? Alcuni la definiscono
D.O. (direttore di oratorio), altri
R.L.O. (responsabile laico di ora-
torio)…poco importa con qua-
le sigla si presenti; lei, piuttosto,
preferisce presentarsi per nome,
ed essere semplicemente Luisa!
Nominata dall’Arcivescovo
tramite la cooperativa diocesana
“Aquila e Priscilla”, ho accolto
con gioia la proposta di vivere
in Busto Arsizio una nuova mis-
sione a servizio della Chiesa; in
particolare metterò in gioco la
mia passione, la professiona-
lità, le più fervide energie, per
valorizzare l’oratorio, aiutarlo a
crescere nella grande sfida edu-
cativa dell’evangelizzazione, ac-
canto ai numerosi volontari che
già sono il cuore di Maria Regi-
na. Collaborando con don Atti-
lio e i sacerdoti della pastorale
giovanile, contribuirò, nel mio
piccolo, a progettare il presente
e il futuro dell’oratorio.
Spero di poter camminare con
i ragazzi e le loro famiglie nella
vera gioia di chi incontra Cristo
nella quotidianità, per poter di-
venire, da figura estranea, pre-
senza amica e sostegno fidato.
Nell’attesa di conoscerci me-
glio e di persona, saluto l’inte-
ra comunità parrocchiale con
le parole di un grande santo,
cui chiedo di aiutarmi in questa
nuova avventura!
“Ricordatevi che l’educazione è
cosa di cuore, e che Dio solo ne
è il padrone, e noi non potremo
riuscire a cosa alcuna, se Dio
non ce ne insegna l’arte, e ce ne
dà in mano le chiavi.”
Grazie a tutti e…a presto!
Luisa