Pagina 7 - Il Tassello

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Il campo è il mondo
Come l’Homo erectus
Dalla parte della natura
M
ilioni di anni fa, più precisamente dai
15 ai 20 milioni di anni fa, in Africa,
in quell’area che viene chiamata Corno
d’Africa in Etiopia, nelle foreste vivevano gli omi-
nidi, scimmie più evolute di altre che iniziarono
lentamente a colonizzare anche altri ambienti,
quali la vicina savana.
Questo passo, che a prima vista potrà sembrare
banale, di adattarsi a vivere in un ambiente leg-
germente diverso da quello abituale, innescò un
meccanismo evolutivo che portò, circa 2 milioni di
anni fa, nella zona della Rift Valley in Etiopia, alla
comparsa di una nuova linea evolutiva, il genere
Homo
, il cosiddetto primo uomo, che venne chia-
mato
Homo abilis,
a cui seguì un nuovo importan-
te passo evoluzionistico e comparve l’
Homo erec-
tus
. Quest’ultima specie, avendo ormai le capaci-
tà e l’abilità di costruirsi strumenti, avendo una
postura completamente eretta (come dice il suo
nome), uscì dai confini della sua culla, l’area etio-
pe, e colonizzò, prima lentamente e poi sempre più
velocemente, l’Africa, l’Europa e tutte le altre parti
del mondo. Deve aver avuto un grande coraggio,
abbandonare un territorio conosciuto, lasciare la
propria culla, così nota e rassicurante e allontanar-
si sempre di più fino a colonizzare tutto il mondo!
Certo, questo passaggio non è avvenuto in
una sola generazione, sono passati milioni
di anni nell’arco dei quali l’Homo erectus
esplorava sempre nuovi territori.. e nel frat-
tempo l’evoluzione è proseguita… incessante…
fino alla comparsa dell’
Homo sapiens
e infine
dell’
Homo sapiens sapiens
… cioè noi.
Speravate di leggere un tranquillo articolo
del Tassello e invece vi siete ritrovati ad una
lezione di scienze??!! Tranquilli, mi fermo
qui, era solo una semplice introduzione
(il discorso sarebbe molto più complesso
e articolato) per collegarmi alla lette-
ra pastorale del nostro Arcivescovo:
“il campo è il mondo”
! …. Non ci
siamo ancora? Che collegamento ci
potrà mai essere!!
Nella sua lettera pastorale il no-
stro Cardinale, partendo dalla para-
bola del buon seme e della zizzania
(Mt 13,24-30 e 36-43), ribadisce che
“il mondo è il campo di Dio, il luogo in cui Dio si
manifesta gratuitamente agli uomini…. La bontà
del campo si vede dal fatto che la zizzania non è in
grado di bloccare la crescita del buon seme”…. Al-
lora ci chiede di aprirci e di seminare comunicando
che “la fede è un dono alla portata di tutti” e che
“non vi è opposizione tra fede e ragione”, non sia-
mo uomini e donne isolati, ma viviamo nel mondo
e con il mondo, “il mondo è la città degli uomini
in tutte le sue manifestazioni”. L’Arcivescovo ci
chiede di uscire dalle nostre culle e di camminare
nel mondo seminando o meglio, testimoniando che
Gesù è “
via, verità e vita
”.
Ecco che abbiamo bisogno di un nuovo slan-
cio missionario, una nuova colonizzazione, senza
imporre, ma solo testimoniando, seminando ma
ricorda anche che … non è nostro compito racco-
gliere i frutti!
L’uomo, nella sua esistenza ha sempre ottenuto
grandi risultati dal coraggio di uscire ed esplorare,
dagli albori della sua esistenza in Africa ha colo-
nizzato il mondo diventando quello che siamo ora,
nel corso della sua storia ha sempre fatto grandi
esplorazioni per “andare oltre”: pensiamo alla fa-
mosa scoperta dell’America nel 1492, se Cristoforo
Colombo non avesse avuto il coraggio di lasciare la
sua casa verso l’ignoto non avrebbe trovato quel
“nuovo” continente; o tutte le esplorazioni
dei secoli XV-XVI-XVII che hanno portato
alla nascita di nuove comunità, nuove co-
lonie… ma è stato necessario uscire, ab-
bandonare la propria culla e andare per
il mondo.
È ora di una nuova “colonizzazione” di-
versa dalle precedenti perché il mondo è già
colonizzato, dobbiamo solo uscire dal nostro
orticello e vedere la complessità del
mondo e dell’essere umano. Attenzio-
ne però, il mondo è anche a fianco di
noi, perché ricordo che noi siamo
nel
mondo, pertanto la sua affascinante
variabilità e ricchezza la troviamo
anche nella nostra città, nel nostro
quartiere … nel nostro vicino! Dob-
biamo solo uscire e seminare…
Luca