Pagina 10 - Il Tassello

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Per Tradizione
Tradizion!
La cucina di Pippo
“T
r a d i z i o n ! . . . Tr a d i -
zion!!” così il coro ma-
schile del musical “Il violinista
sul tetto”, e per il personaggio
principale cominciano i guai,
per permettere alle figlie di
sposarsi per amore e non per
ossequiare una più o meno
nebulosa tradizione (l’opera è
ambientata in un villaggio di
ebrei russi alla fine dell’800).
Si tratta di uno degli aspet-
ti decisamente negativi del-
la tradizione, quando delle
usanze consolidate dal tempo
diventano più vincolanti del-
le stesse leggi e più irrazionali
nella loro applicazione, sino
a costituire un ostacolo quasi
insormontabile alla ricerca del
bene. Se Nostro Signore non
avesse infranto, per superarle
nel nome dell’amore di Dio, le
rigide tradizioni del suo
popolo, noi probabilmen-
te saremmo ancora ado-
ratori di Apollo e com-
pagni e quanto sia
stato alto il prezzo di
questo rinnovamen-
to lo sappiamo
tutti; più ba-
nalmente la
tradizione di
scambiarsi re-
gali a Natale è senz’altro
piacevole, ma diventa patolo-
gica quando il regalo diventa
il centro di tutto, usurpando il
posto al motivo per cui il re-
galo viene fatto.Tutto negativo
quindi? Certamente no.
Le tradizioni svolgono an-
che il ruolo di paletti che pos-
sono aiutare nelle scelte della
vita di ogni giorno, e poi dan-
no un sapore particolare
ai ricordi, alle ricorrenze
ed alle feste: ad esem-
pio per me il sapore del-
la sera della Vigilia è
quello dei “casonsei”
di magro (una varie-
tà di ravioli) e
del “bisatto”
( l ’ angu i l l a
m a r i n a t a )
che costituisco-
no
la tradizione della mia
famiglia da generazioni.
Per Natale vi faccio dono
della ricetta di questi ravio-
li (a me non è mai riuscito di
dargli la forma giusta, li ho
trasformati in mezzelune, ma
il sapore è quello giusto).
Yuk! Yuk!! E buon Natale
da Pippo
Silvio
R
AVIOLI
DI
MAGRO
(
X
4)
Per la pasta:Farina di grano duro 300 gr
3 uova medie
1 pizzico di sale
Per il ripieno: ricotta fresca e piuttosto asciutta 250 gr
Spinaci freschi 400 gr
Noce moscata q.b.
Burro, 3-4 foglie di salvia, 1 spicchio d’aglio schiacciato, parmigiano grattugiato a volontà
Impastare la farina con le uova ed il sale, fino a d ottenere una pasta liscia; farla riposare al fresco per
circa 30’. Nel frattempo lessare a vapore gli spinaci, strizzarli molto bene e triturarli. Amalgamarli
con la ricotta e la noce moscata sino ad ottenere un impasto consistente. Se fosse troppo morbido si
può aggiungere del pangrattato. Stendere la pasta il più sottile possibile e quindi ritagliarla in dischi
del diametro di 5-6 cm (io uso un bicchiere). Mettere una noce di ripieno al centro di ogni disco e
chiudere bene il lembo di pasta.
Lessare i ravioli in abbondante acqua salata sino a cottura.
Far sciogliere un’adeguata quantità di burro e farlo dorare con l’aglio e la salvia e con questo sugo
condire i ravioli, cospargendoli con una generosa nevicata di parmigiano.