Pagina 5 - Il Tassello

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Per Tradizione
di più, ma ecco che anche lui è
vittima del tormentone televi-
sivo che incita a comperare.
E allora comperiamo. Ma in
questo periodo i cd che vanno
per la maggiore sono quelli che
contengono i più famosi canti
natalizi: “Tu scendi dalle stelle,
Astro del Ciel, Sorgete Pastori,
Bianco Natale, Happy day, Mi-
nuit Cretien e altri come Abete
di Natale, Mer- r y
Christmas”
canti tradizionali che tutti can-
tano, e che sentiamo pure nelle
lucine che appendiamo sui da-
vanzali o sui presepi.
Questo è il periodo in cui
per tradizione vediamo in te-
levisione storie come quelle
sulla Madonna, Maria di Na-
zaret, o sulla nascita di Gesù.
Ma le tradizioni più grandi si
vedono ad esempio con l’aper-
tura dell’anno scaligero.
Quest’anno la prima, che
si tiene regolarmente il
giorno sette dicembre,
S. Ambrogio, la Scala di
Milano ha messo in scena
l a
famosissima
opera di Giu-
seppe Verdi “Traviata”.
Altri momenti musi-
cali che fanno parte di
una ormai consolidata
tradizione: il Capodanno con i
concerti da Vienna, Venezia, e
anche dal Cinema Teatro So-
ciale di Busto Arsizio. Ma la
tradizione a cui tengo di più
è quella che si svolge nella
nostra parrocchia, e cioè la
rassegna corale “Un Canto
per Maria” a cui partecipano
quattro cori che di volta in
volta si alternano con magni-
fiche esecuzioni.
Siamo giunti, quest’anno,
alla seconda edizione. Ottima
la partecipazione del pubblico
e sono sicuro che la tradizione
continuerà l’anno prossimo con
la terza edizione.
Ora non mi resta che augu-
rarvi Buon Natale e un felice
Anno Nuovo.
Gianfranco
“M
a ci pensi? Frameno di un
mese è Natale.Quest’an-
no prepareremo insieme
l’albero e i biscotti allo zenzero e Unozio
si travestirà da Babbo Natale e li mangerà
di nascosto, non è meraviglioso?” le aveva
detto la Fulvia, tutta elettrizzata, imma-
ginando gli occhi del “Che” davanti al
mucchio dei regali da aprire, la mattina
del 25 dicembre.
Cheddonna pensava alle decorazioni che
facevano tanto Natale, quando le tirava fuori
dagli scatoloni, ma che già il ventisei dicem-
bre avrebbe voluto impacchettare di nuovo,
perché le mettevano malinconia; ai tanti re-
gali che avrebbe dovuto e ai pochissimi che
avrebbe voluto veramente comprare, e riceve-
re; all’inguardabile maglione norvegese con le
renne, regalo di Miasuocera, che Miomarito in-
dossava, per tradizione, ad ogni pranzo di Na-
tale, a IlPrincipe che spariva in camera sua su-
bito dopo il panettone.
Pensava che aveva sempre odiato la frase
“a Natale siamo tutti più buoni”; lei, a Natale,
era più cattiva del solito. “Almeno”, pensava,
guardando il calendario “fra un mese è Santo
Stefano”.
Chiara
Fra un mese è santo Stefano
Le avventure di Cheddonna