Pagina 3 - Il Tassello

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La Profezia
IN QUESTO NUMERO
1. L
A
P
ROFEZIA
Don Attilio
2. P
ROFEZIE
Don Peppino
3. L
A
P
IRA
E
LA
PROFEZIA
DELL
UNITÀ
Don Giuseppe
4. P
ROFEZIE MUSICALI
Gianfranco Stoppa
5. A
CHE
ORA
È
LA
FINE
DEL MONDO
?
Chiara Pesenti
6. N
ON
SOLO
PROFEZIE
Marisa Tosi
7. I
QUATTRO
LIBRI
Antonella Bellotti
8. C
HI
AMA
,
SOGNA
Giulia Zanardi
CALENDARIO
9. U
N MONDO MIGLIORE
PER
TUTTI
Matteo Tognonato
10. …
IL MULINO
CHE
VORREI
...
Luca Tessaro
11. S
COMMETTIAMO
CHE
?...
OPPURE
NO
!
Silvio Ceranto
12. D
OMANI
È
UN
ALTRO
GIORNO
Giovanni Grampa
AGENDA
di tutti i profeti e non respinge la qualifica di
profeta, ma non mette l’accento sul potere di
taumaturgo, ma sul destino del profeta rifiuta-
to, perseguitato e martire, perché fedele a Dio
e alla missione ricevuta.
Nell’Antico Testamento lo Spirito santo ve-
niva effuso su alcuni personaggi straordinari,
ma nel giorno di Pentecoste è donato in ab-
bondanza a tutta la comunità. Perciò tutto il
popolo messianico partecipa dell’ufficio profe-
tico, regale e sacerdotale di Cristo. Tutti i fedeli
ricevono lo Spirito e cooperano alla edificazio-
ne della Chiesa, partecipando alla sua missione
di salvezza universale.
Consacrati con il carattere battesimale sia-
mo resi partecipi della missione profetica della
Chiesa; siamo abilitati a professare la fede con
parole e opere, a offrire in unione con il sacri-
ficio eucaristico il lavoro, le sofferenze e tutta
l’esistenza intera.
Ma quando nel popolo di Dio non c’è pro-
fezia il vuoto viene occupato dal clericalismo,
manca la vita stessa di Dio; clericalismo che
chiede a Gesù: con quale autorità fai queste
cose? Clericalismo che si limita al presente,
non pensa al futuro, difende le tradizioni e non
si apre allo Spirito.
Il cristiano deve essere profeta, uomo dall’oc-
chio penetrante, che ascolta la parola di Dio, la
comunica ai fratelli, anche se non è gradita e
suscita reazioni negative. Il profeta sa rimetter-
ci anche la vita per la verità.
Signore, fa’ in modo che non manchino i
profeti al tuo popolo.
Liberaci anche dal clericalismo che ci blocca
al presente e ci rende la vita pesante, ma libe-
raci anche dai parlatori petulanti che inganna-
no il popolo.
Allora che cosa sono i profeti in mezzo a noi?
Guardiamoci attorno. Non sono quelli che par-
lano bene e razzolano male, quelli che accon-
tentano i capricci del popolo. Sono quelli che
sanno sopportare il disprezzo al presente, per-
ché sicuri che la verità viene sempre a galla.
Don Peppino
La Pira e la profezia dell’unità
N
ei giorni in cui un sindaco di Firenze
sta preparandosi a guidare un nuovo
governo per l’Italia, vorrei richiamare
alla memoria un grande sindaco fiorentino, un
autentico profeta cristiano del XX secolo, Gior-
gio La Pira.
Fu soprattutto nell’ultimo periodo della sua
vita, quando, cessato l’incarico a Palazzo Vec-
chio, La Pira dedicò tutte le sue energie alla
ricerca della pace in ogni angolo del pianeta,
che l’uomo politico di origine siciliana si ap-
passionò alla profezia contenuta nel cap. 2 di
Isaia, la grande visione del monte di Sion verso
il quale convergono in unità tutte le genti, per
camminare alla luce di Dio, dopo aver spezzato
le spade e le lance e averne fatto strumenti per
lavorare la terra.
Sono gli anni della guerra in Vietnam,