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La Profezia
I quattro libri
E
ssere sibillina, non è propriamente una
mia dote, se fossi capace di profetizzare
il futuro nel mio quotidiano, sbaglierei
sicuramente di meno! Sarebbe troppo bello
non commettere errori, però si dice anche che
sbagliando si impara!
Cercando ispirazione su questo argomen-
to, mi è venuto in mente, d’aver letto su un
vecchio libro (ora un po’ ingiallito) del Card.
Ravasi, questo racconto di un filosofo danese,
commentato da lui.
“Un direttore di teatro si presenta tutto
trafelato sulla scena per avvertire il pubbli-
co che è scoppiato un incendio. Gli spettato-
ri, però, credono che la sua comparsa faccia
parte della farsa che si stanno godendo: e così
quanto più quello urla, tanto più forte si leva
il loro applauso. Intanto il teatro va davvero
in fiamme.”
Il Card.Ravasi commenta:
La parabola è
semplice e venata di ironia, noi, invece, po-
tremmo vedervi la storia dei profeti il cui de-
stino è spesso quello di essere fraintesi. Il loro
grido tagliente cade nella superficialità e nel-
la banalità senza colpirle, proprio come è im-
possibile sferrare un attacco contro un muro
di gomma. L’equivoco li assedia, la distrazione
li uccide, la stupidità li demolisce. Spesso l’in-
comprensione è peggiore della persecuzione il
fraintendimento è più amaro del
rifiuto. (…) quanti pro-
feti hanno ricevuto etichette assurde e sono
stati travolti dal ridicolo, quante volte Cristo
ha visto pervertirsi l’ascolto dei suoi contem-
poranei.
Quanti fraintendimenti anche al tempo di
Gesù, persone normali, dottori della Legge,
farisei, tutti che attendevano il Messia e quan-
do è lì davanti a loro, non lo riconoscono.
Certo la logica di Gesù, va detto, è assi
strana, non è proprio come se l’aspettavano, e
come ce l’aspettiamo noi. Un Dio fatto uomo
e che muore sulla croce!
L’uomo abituato a calcolare, progettare,
conservare, cercare onori e guadagno, (maga-
ri non tutte insieme o in forme esagerate, ma
nel nostro piccolo anche per noi è così!) ecco
che si trova davanti ad una logica completa-
mente “ribaltata”.
Amare il prossimo tuo come te stesso… por-
gere l’altra guancia… mettere da parte l’or-
goglio… staccarsi dalle cose… perdonare…e
quante altre cose si potrebbero dire! Come
credere ad un Messia così pacifico, quando
l’idea era quella di un Re potente e battaglie-
ro!!! Gesù è stato frainteso anche dai suoi
compaesani, non per niente proprio riferito a
loro dice una frase diventata proverbiale: “In
verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto
nella sua patria.” (Lc 4,24)
Come potremo comprenderlo, assomigliar-
gli un po’ di più ed entrare nella sua logica?
Un amico mi ha consigliato d’incominciare,
con cuore sereno, la lettura di questi quat-
tro libri, vi dico gli autori: Matteo, Marco,
Luca e Giovanni… da quelle pa-
gine si aprirà un orizzon-
te nuovo, se tutto ver-
rà “colto con il giusto
senso”: ci farà mettere
in discussione, ma darà
“luce nuova” alla nostra
vita.
Antonella