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Energia per la vita
IN QUESTO NUMERO
1. E
NERGIA
VITALE
Don Attilio
2. N
UOVO
I
NIZIO
Don Peppino
3. A
ZIONE
E
SOFFERENZA
:
L
’
ENERGIA
VITALE
DI
B
ONHOEFFER
Don Giuseppe
4. A
LLELUIA
(A
LZIAMO
A
C
RISTO
UN
CANTICO
)
Gianfranco Stoppa
5. E
NERGY
SAVING
(
RISPARMIO
ENERGETICO
)
Chiara Pesenti
6. E
NERGIE
Silvio Ceranto
7. E
NERGIA
PER
LA
VITA
Giulia Zanardi.
8. …
CON
LA
E
MAIUSCOLA
Antonella Bellotti
9. E
NERGIA
CHE
DA
’
FORZA
Marisa Tosi
10. E
LETTRODOMESTICI
STRADALI
Matteo Tognonato
10. ...E
NTALPIA
Luca Tessaro
AGENDA
Battesimo. È la Chiesa che si rinnova.
La santità è il frutto dello Spirito rinnovatore.
Molti sono quelli che stanno aprendo gli occhi e
vedono nella santità della Chiesa il rinnovamento
operato dallo Spirito. Abbiamo davanti ai nostri
occhi due santi che hanno rinnovato la faccia della
Chiesa: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II e pre-
sto arriverà anche Paolo VI.
Nella convocazione del Concilio, Giovanni XXIII
ha dimostrato una delicata e coraggiosa docilità
allo Spirito santo ed è partito veloce, spiazzando i
pessimisti di turno. Con il Concilio ha indicato le
strade nuove per la Chiesa. Giovanni Paolo II è sta-
to il papa della famiglia e dei giovani:
“Non abbia-
te paura”.
Coraggio, giovani, il mondo è vostro.
I santi sono il segno dell’amore più grande, han-
no portato il cielo vicino alla terra, uomini corag-
giosi che hanno sfidato il mondo e le critiche dei
pessimisti. Non hanno avuto vergogna della “carne
di Cristo”, non si sono scandalizzati di Lui, della
sua Chiesa, lo ha detto papa Francesco.
Non furono sopraffatti dalle tragedie del XX se-
colo, più forte di loro era la certezza che Dio guida
la storia anche dentro gli errori degli uomini, più
forte era in loro la fede in Cristo, redentore de-
gli uomini e Signore della storia. Ne hanno viste
di tragedie, eppure sicuri in Dio e indicando agli
uomini la strada di Dio, hanno infuso coraggio e
certezza.
Purtroppo, come sempre, anche in occasione di
questa canonizzazione qualcuno ha usato toni of-
fensivi contro la fede cattolica e incitato all’odio
(Odifreddi su Repubblica) sfoggio di antire-ligio-
sità, insolenze e calunnie. A certe persone, colme
di pregiudizi, non serve neanche vedere da vicino
per riuscire a capire la vita e la fede della gente
semplice. Quando si crede di sapere tutto, non si
fa il minimo sforzo per
evitare cadute di stile e
superficialità assai gravi,
arroganza e astio.
Scavalcando queste cas-
sandre dagli occhi tenebrosi, noi
cristiani accogliamo il messaggio
che ci viene trasmesso da questi
due papi santi: è l’invito ad
aprire gli occhi sugli oriz-
zonti nuovi della vita
umana, oltre l’imme-
diato che ci circonda.
Perfino Obama, che
non è cattolico, ha det-
to
: “La loro opera e la
loro testimonianza ha
cambiato il mondo.
Vogliamo
lavora-
re insieme a papa
Francesco e ai cat-
tolici nel mondo per
far progredire la pace
e la giustizia per tutti i
popoli”.
Per noi è occasione per
riflettere sulle radici della santità e sul
ruolo dei due papi santi nel cammino di rinnova-
mento della Chiesa: stili, tempi e modi diversi ma
la stessa capacità di spendersi per il Vangelo. Questi
“santi della divina misericordia” come li ha definiti
papa Francesco, tracciano strade nuove, a noi l’im-
pegno di seguirli per rinnovare il mondo oltre i pes-
simismi degli uccelli di malaugurio.
La Chiesa è viva e cammina davanti ai popoli,
insegnando che sulle strade del Vangelo il mondo
si rinnova.
Don Peppino