6
Energia per la vita
A
pro un libro di biochimica: mi spiega tut-
to su come il cibo che mangio diventa
energia per il mio corpo ( e anche di
come l’eccesso si trasformi in rotolini sui fian-
chi), ma non è la risposta che
cercavo.
Telefonata (rigorosamen-
te coincidente con la prima
forchettata della cena); una voce
in italiano stentato mi fa mirabolanti
offerte per pagare meno l’energia (elettrica,
gas, presto anche atomica…). No grazie,…
le ho detto no grazie, ho anche messo il fo-
tovoltaico,… le ho già detto no grazie, buo-
nasera! Comunque non è il tipo di energia
che cerco.
Parlo con un amico e subito sono con-
tagiato dalla forza della sua visione del
mondo, dalla incrollabile positività, dalla
inossidabile fiducia nell’uomo, dalla voglia sempre
presente di cercare, aiutare, migliorare la vita di
chi gli sta attorno (anche la mia).
Questa è l’energia che cerco e che invidio
al mio amico, quello sguar-
do che “sbrilluccica”, come
dice lui! Chissà qual è la
fonte di tutto ciò? Mah!
Sarà mica il saio francescano
che indossa ? (o meglio il motivo per
cui lo indossa?). vuoi vedere che la ri-
sposta è tutta qui?
Yuk! Yuk!! Ed un saluto da Pippo
Come ricetta propongo un grande classico
ed una grande sferzata di energia
Silvio
B
ISTECCA
ALLA
FIORENTINA
1 bistecca (di lombata di manzo, col classico osso a T, meglio se di razza chianina, ma non
sono razzista, non rifiuto altre origini), del peso di almeno 800 gr - 1 kg per commensale
Olio extravergine di oliva, sale, pepe, 1 rametto di rosmarino..
1 griglia con abbondante brace ben calda.
Lasciar ambientare la carne a temperatura ambiente prima di porla sul braciere (non sulla
fiamma viva); lasciarla finchè non si forma una bella crosticina marroncina (attenzione a
non farla bruciare!), quindi girarla e spennellare il
lato cotto con l’olio aromatizzato, utilizzando
il rametto di rosmarino come pennello. Il
tempo di cottura è soggettivo, ma la carne
vicino all’osso deve rimanere rosata.
Togliere dal fuoco, spennellare bene ancora
con l’olio e servire, accompagnandola ad
un calice di rosso corposo (per l’occasione
perché non un brunello di Montalcino o un
Sagrantino di Montefalco?)
Energie
La cucina di Pippo