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... l’agenda
ne inviato in Albania nel 1942, arrestato
tre anni dopo, viene accusato di essere
traditori della nazione e spia vaticana e
ucciso il 4 marzo 1946. In realtà ci ci ha
spiegato don Maurizio il regime si preoc-
cupò subito di eliminare chi poteva capire
e contrastare la piega autoritaria e brutale
che sin da subito si sviluppò nel partito co-
munista. L’altra storia è quella della giova-
ne Marije Tuci, nata nel 1926, aspirante
suora Stimmatina, arrestata insieme a tutta
la sua famiglia perchè ritenuta responsa-
bile dell’uccisione di un giovane dirigente
comunista, viene invitata ad abiurare e a diventare la moglie di una
delle guardie; davanti al suo rifiuto fu sottoposta a interrogatori e
torture, uno delle quali l’essere chiusa nuda e legata in un grosso
sacco con un gatto, fino alla morte. La causa di beatificazione è in
corso è speriamo che arrivi presto in porto per conoscere meglio le
storie di ha testimoniato fino in fondo la sua fede.
Sofferenze analoghe non sono state risparmiate anche alle altre
confessioni cristiane, come ci ha raccontato padre Nikoll, sacerdote
ortodosso amico di don Maurizio. Con uno stile sobrio e accogliente
ci ha introdotto alle caratteristiche della chiesa ortodossa, in cui la
cosa che forse maggiormente ci differenzia è l’iconostasi che separa
i fedeli dal sacerdote durante le celebrazioni. Ci ha poi toccato sen-
tire raccontare la sua storia personale: da giovane calciatore ambi-
zioso, dopo un infortunio ha dovuto accettare di dover rinunciare al
calcio professionistico, e Dio è entrato a poco a poco nel suo cuore
donandogli un altro campo in cui giocare la sua vita e questo l’ha
reso un altra persona e gli ha donato maggiori soddisfazioni. Gio-
ca ancora a calcio e si diverte, è sposato ed ha un bambino. Ci ha
inoltre accennato alla sua posizione riguardo le relazioni tra chiesa
cattolica e ortodossa confidandoci che lui si sente in piena comunio-
ne con la chiesa cattolica, anche se è consapevole che alcuni passi
devono ancora essere compiuti.