Pagina 5 - Il Tassello

Versione HTML di base

5
I cinque sensi
S
e cerchiamo su vocabo-
lario il termine
Musica
esce
“Parola astratta”.
Come astratta ci si chiede?
Infatti il termine musica si ri-
ferisce a qualcosa di astratto,
si riferisce al pensiero astrat-
to del compositore di questo o
di quel’ altro brano musicale.
“Eppure io la musica la sen-
to!” mi risponde mia moglie.
Certo il nostro udito perce-
pisce i suoni che formano la
musica ed ecco che la parola
astratta diventa concreta. Ma
la cosa più interessante di que-
sti suoni è che noi non la sen-
tiamo solo con le orecchie ma
la sentiamo anche a livello tat-
tile. Infatti il ritmo delle nostre
cellule cambia a secondo che
si tratti di un canto di “Ninna
Nanna”, a un canto amoroso
o a uno da discoteca. “Si ma e
gli altri organi? Gli altri sen-
si?” Mi chiede mia moglie?
“Forse non hai mai senti-
to dire: “Quel concerto me lo
sono proprio gustato”, “Ho
visto quel cantante che si esi-
Musica Maestro!
I 5 sensi e la musica
tri interventi del Papa,ma non lo consente lo
spazio. Mi auguro che leggiate buoni giornali
che riportano le parole e il pensiero esatto del
Papa, come fa il quotidiano Avvenire.
Le claustrali.
È un’altra voce da ascoltare,
voce flebile, delicata, occorre silenzio per sen-
tirla. Il 30 novembre è iniziato l’anno della vita
consacrata che proseguirà fino al 2 febbraio
2016.
Papa Francesco nella lettera che annun-
cia l’anno scrive:
“Mi aspetto che svegliate il
mondo, perché la nota che caratterizza la vita
consacrata è la profezia”.
Infatti la vita con-
sacrata è una forma speciale di partecipazione
alla funzione profetica di Cristo, comunicata
dallo Spirito a tutto il popolo di Dio, antici-
pa mediante la pratica dei consigli evangelici
di castità, povertà e obbedienza la vita futura,
quella della vita eterna.
A volte sento dire: cosa fanno quelle don-
ne chiuse dentro a far niente e a sfruttare la
società? Le claustrali hanno scelto di donar-
si completamente a Dio nella contemplazione
non per sfuggire al mondo ma per abbracciare
l’umanità con lo sguardo di Dio nella preghiera
e nell’ascolto. Ascoltitamo la loro voce che di
fronte a tanti profeti di sventura vogliono indi-
care al mondo le speranze e la fiducia in colui
al quale hanno consegnato la propria vita, con
il desiderio di svegliare il mondo con la loro
testimonianza profetica. L’abbadessa del mo-
nastero di santa Croce a Pignataro (Caserta)
afferma:
“C’è chi scrive e pubblica libri per af-
fermare che Dio non esiste, noi siamo qui per
gridare nel silenzio che Dio esiste, che senza
Dio l’uomo non può essere uomo in pienezza,
che negando l’incarnazione del Figlio di Dio
noi costruiamo una società di morte. Dio è il
Dio della vita”.
“Il carmelo
, afferma una giovane professa
della clausura di Concenedo (Lecco),
può esse-
re visto come lievito evangelico che si diffonde
in tutta la pasta e la fermenta, facendo propri
i dolori, le angosce e le gioie degli uomini. Una
presenza orante per il mondo che si diffonde e
giunge esattamente dove il fratello e la sorella
si dibattono nel buio per donare luce e condivi-
sione. Eremita, ma sempre attenta all’umanità
con l’acqua della vita eterna”.
La nostra Parrocchia ha già fatto alcuni in-
contri con le claustrali e chi ha partecipato ha
fatto una bella esperienza. Le claustrali sono
antenne che mandano su i nostri problemi e
captano la parola di Dio e la benedizione per
noi. Se non ci fossero, povero mondo! Concludo
con la bella profezia di Amos:
“Ecco verranno
giorni in cui manderò la fame nel paese, non
fame di pane, né sete di acqua ma da ascol-
tare la parola del Signore”
(8,11). Ascoltare.
Quante cose si imparano ascoltando!
Ascolta, popolo della Madonna Regina, ascol-
ta e medita, diventerai un poco più saggio.
Don Peppino