Pagina 11 - Il Tassello

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Anima e corpo
menti degli arti impegnati nel-
la sequenza stabilita, seguire il
tempo della musica, sentire il
proprio corpo muoversi nello
spazio e, dimenticavo, regola-
re la respirazione. Inizialmente
sottovalutavo questa disciplina
ora riconosco la sua valenza
non solo sportiva!
Mantenere allenato il pro-
prio corpo è diventato fon-
damentale nella vita di molti
e tale importanza dovrebbe
essere rivolta anche all’alle-
namento della propria anima,
da realizzarsi con la stessa de-
dizione e con un vivo entusia-
smo. Non solo, si potrebbero
utilizzare le stesse procedure
di concentrazione, di attività
muscolare e di respirazione
che un atleta cerca di attuare
per mantenere in pieno vigore
la propria anima.
La nostra Parrocchia, ad
esempio, offre tante possibi-
lità di praticare questo sport,
addirittura suddiviso per fasce
d’età!
Tuttavia gli impegni di la-
voro, le esigenze di famiglia,
la stanchezza che prevale sul
desiderio di affrontare anche
quest’occasione fanno sì che
l’anima risulti un po’ fuori
forma.
Allora per rinvigorirla Vi
saluto con un pensiero di San-
ta Teresa di Lisieux: “
A vol-
te, quando il mio spirito è in
un’aridità così grande che
mi è impossibile ricavarne un
pensiero per unirmi al Buon
Dio, recito molto lentamente
un Padre Nostro e poi il salu-
to angelico; allora queste pre-
ghiere mi rapiscono, nutrono
la mia anima ben più che se le
recitassi precipitosamente un
centinaio di volte…
”.
Giulia
Io sono disabile, tu sei grasso
Dalla carrozzina di Matteo
S
ui disabili e la loro condizione girano
molti luoghi comuni e modi di pensare
che gli esseri umani (almeno quelli che
vivono nei cosiddetti paesi industrializzati) do-
vrebbero smettere di ascoltare e perpetuare, in
quanto si tratta di ragionamenti superficiali,
ingiusti e non totalmente corrispondenti alla
realtà. Farò del mio meglio (che è pochissi-
ma cosa) per sfatare questi concetti.
Cominciamo.
“Disabile è colui che non può
più camminare perché ha
avuto una lesione spi-
nale causata da un inci-
dente”
In effetti la maggior
parte dei portatori
di handicap è pa-
raplegica, ma non
è l’unica forma
di invalidità;
purtroppo ci
sono mol-
te malattie
che portano
alla carroz-
zina più o meno velocemente con conseguenti
problemi non solo motori, malattie che ogni
tanto vengono nominate dai media grazie a
programmi di raccolta fondi per la ricerca (tipo
Telethon) o iniziative nelle piazze (tipo compra
la pianta e dona) e che ormai la gente dovrebbe
conoscere ma non è così.
“I disabili sono stupidi e vanno trattati come
bambini”.
Questa è la più grassa e ridicola scemenza che
una persona dotata di raziocinio possa pensa-
re; tutti dovrebbero sapere che l’intelligenza ha
sede nel cervello e non nel fisico. Le persone di-
sabili o diventate tali sono dotate di intelletto e
spiritose esattamente quanto i sani, a volte an-
che di più, per esempio c’è chi ha scritto tratta-
ti di fisica e astronomia. Per la seconda parte di
questa frase faccio un esempio: qualche anno
fa vidi una partita di beneficenza per Stefano
Borgonovo (l’ex calciatore morto a causa del-
la sla) e la ricerca; bene, quando il poveretto
(mi si passi il termine) è stato accompagnato in
campo quasi tutti lo hanno baciato sulla fronte,
è un uomo di quarant’anni per la miseria! E,
tanto per puntualizzare, a un uomo (disabile o
no) non piacciono i baci di altri uomini, solo la