Pagina 4 - Il Tassello

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I luoghi dello spirito
riconciliazione e pace.
Stando insieme si è
obbligati a guardarsi
in faccia e a condivi-
dere gioie e difficoltà.
Quante volte ho speri-
mentato questa realtà
portando a Lourdes
tanti malati e pellegri-
ni!
Nella nostra società
complessa si avver-
te forte il bisogno di
tempi e spazi diversi
nei quali respirare aria
diversa, anche per la
fede. Il pellegrinaggio
è uno di questi spazi,
una esperienza breve
e intensa e proponibi-
le anche a persone che
non frequentano rego-
larmente la chiesa. In-
fatti il pellegrinaggio ha la capacità di racco-
gliere e mettere insieme persone giovani e non
praticanti con persone anziane e devote.
In questi anni i credenti subiscono una for-
te pressione ambientale che presenta la conce-
zione cristiana come ormai superata e insoste-
nibile, che li fa sentire come dei sopravissuti
di un’epoca passata che non ritornerà. In que-
sto caso il pellegrinaggio vuole mettere in luce
il profondo legame che esiste tra la vita cri-
stiana e l’Eucaristia, poiché il pellegrinaggio
è un cammino per incontrare Cristo insieme
al fratello.
Uno dei segreti per la buona riuscita del
pellegrinaggio sta nella guida, nella sua dispo-
nibilità non solo a parlare e a predicare, ma
soprattutto ad ascoltare le persone e ascoltar-
le a lungo perché hanno bisogno di sfogarsi.
Nei miei numerosi pellegrinaggi ho
“per-
so tanto tempo”
ad ascoltare, ho toccato con
mano quanto bisogno c’è dentro di noi di
aprirci e quanti volti sorridenti dopo anni di
“immusonimento”!
C’è un altro aspetto che va sottolineato ri-
guardo al pellegrinaggio:
il senso comunitario della
fede. Oggi dentro il pro-
cesso di secolarizzazione
sta crescendo il fenome-
no
dell’individualismo
religioso. Tante persone
credono in Dio, magari
pregano, ma preferiscono
farlo da soli senza sentirsi
collocati in una comunità
cristiana, vanno per loro
conto, non incontrano il
fratello. San Giovanni ha
scritto:
“Se non ami il fra-
tello che vedi come puoi
dire di amare Dio che non
vedi?”
Il pellegrinaggio può
essere una felice occasio-
ne per far scoprire il sen-
so di comunità di fede e
di preghiera, che è poi la
vera comunità cristiana, al di là di veri o falsi
scandali montati artificiosamente dai media.
Il pellegrinaggio è sempre stato uno dei
modi per esprimere la fede, è vecchio come
l’umanità. La Bibbia ne parla in modo abbon-
dante.
I salmi cantano la salita a Gerusalemme:
“Alzo gli occhi verso i monti!Da dove mi verrà
l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore”
(salmo
120)
“Quale gioia mi dissero: andremo alla
casa del Signore! … è là che salgono le tribù,
le tribù del Signore”
(salmo 121)
Da ultimo sentiamo la profezia di Isaia (2,
1-3) :
“Alla fine dei giorni il monte del tempio
del Signore sarà saldo sulla cima dei monti e
si alzerà sulla cima dei colli, ad essi affluiran-
no tutte le genti. Verranno molti popoli e di-
ranno: venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe”.
Dunque partecipiamo ai pellegrinaggi per
imparare a salire sul monte del Signore, dove
un Padre ci attende a braccia aperte.
Don Peppino